Sperimentare ma senza de-contestualizzare, stimolando una forte interazione fra musica e arti applicate per rafforzare il profilo creativo di performer e con questo anche quello di progetto e prodotto. E’ con una visione estremamente semplice e diretta, ma nello stesso tempo così poco consuetudinaria e pertanto innovativa, quasi avanguardista, che Alessandro La Cava, in arte Alex Van Hool, desidera presentare Beyond, l’album di esordio, in uscita il 16 di dicembre nella distribuzione Garden Blaze Music Records e rappresentato da Paolo Cacciato per le Edizioni Musicali.
Dieci brani che rivelano la tendenza di Alex Van Hool a fare dell’elettronica qualcosa di più sofisticato, quasi poetico, un palcoscenico di sensazioni, capaci di dialogare con arte contemporanea, danza, poesia e drammaturgia, più che relegarsi a cornice dancefloor di abitudinaria associazione. E’ un album da salone dei pensieri più che da club, anche se il live performing dello showcase di lancio prevede interazioni coreografiche provenienti dal mondo del freestyle dancing firmate da Jacopo Paone che non mancano di sorprendere.


Il titolo evidenzia l’ambizione narrativa del prodotto: un crescendo che alterna pezzi acustici a brani cantati in featuring internazionali, necessari per avvicinarsi ad un confine da cui scorgere il passo del non ritorno. Oltre i limiti, Oltre sé stessi è il sottotitolo dell’art performance con cui l’album inaugura il proprio roadshow promozionale in Italia e all’estero e lo fa da una location di forte caratterizzazione: la Fondazione Luciana Matalon nel cuore di Milano, realtà poliedrica diretta da Nello Taietti, da sempre sensibile a progetti multidisciplinari di interazione con un pubblico di giovani. Lo showcase è infatti inserito, per attinenza iconografica e narrativa, alla mostra dal titolo “Universo Reale, Universo Immaginato” e avvia un dialogo sensibile con le opere “stellari” di Luciana Matalon e gli scatti degli astrofotografi di Passione Astronomia. L’interpretazione live di AVH propone anche delle videoproiezioni con fotografie d’autore di Sabrina Bonavera e Salvo Cucinotta che oltre ad essersi occupati del nuovo shooting paesaggistico per la produzione che segue AVH, hanno ideato la copertina dell’album e rafforzato con suggestivi contributi di astrofotografia, il concetto di “confine celeste” assunto dall’artista quale paradigma del proprio sguardo creativo e interpretativo del mondo.


“Ho capito che la mia musica poteva aiutarmi, come produttore e interprete, a focalizzare il mio sguardo oltre la concezione di prodotto “dance”, per varcare il limite del’ordinario e procedere verso la strada delle sperimentazioni d’autore di cui io e il mio editore abbiamo colto i rischi ma anche visualizzato basi concrete di sviluppo. Inutile dire che Beyond da il via a un percorso che vogliamo affrontare con appassionata continuità “ spiega Alex Van Hool.
“L’accostamento della musica di Alex all’arte contemporanea è stato fin da subito una delle nostre ambizioni e sfide più caldeggiate” – ricorda Paolo Cacciato, editore e manager dell’artista, – ne abbiamo avuta una prova evidente quando lo scorso aprile Alex ha aperto con la sua musica l’inaugurazione dello Spazio Giardino Zen Teresa Pomodoro di PIazza Piola in Milano, per poi collimare in una serata evento sull’arte contemporanea a Thiene all’interno di Conthiene Festival lo scorso giugno. Il legame con il mondo del Teatro ci ha sensibilmente segnati a tal punto da prevedere all’ interno di Beyond anche un contributo drammaturgico e poetico originale interpretato da Domenico Raimondi Cominesi che diviene alter ego profetico di Alex Van Hool durante il live dell’album.
L’album conoscerà diverse tappe di promozione in Italia e all’estero in cui si sosterrà il format artistico con coinvolgimenti performativi dal mondo della danza, del teatro e delle arti visive; una sorta di progetto aperto e osmotico in grado di valorizzare al massimo la curiosità e la predisposizione di Alex Van Hool nel fare della propria musica strumento espressivo ma anche di condivisione. Non mancherà infine un progetto parallelo di remix d’autore dell’album per portare alcune dei pezzi più incisivi a calcare le playlist electro-dance che contano.