Beyond – l’album di Alex Van Hool, manifesto creativo per l’electromusic

Music, News from Garden Blaze

Sperimentare ma senza de-contestualizzare, stimolando una forte interazione fra musica e arti applicate per rafforzare il profilo creativo di performer e con questo anche quello di progetto e prodotto. E’ con una visione estremamente semplice e diretta, ma nello stesso tempo così poco consuetudinaria e pertanto innovativa, quasi avanguardista, che Alessandro La Cava, in arte Alex Van Hool, desidera presentare Beyond, l’album di esordio, in uscita il 16 di dicembre nella distribuzione Garden Blaze Music Records e rappresentato da Paolo Cacciato per le Edizioni Musicali.

Dieci brani che rivelano la tendenza di Alex Van Hool a fare dell’elettronica qualcosa di più sofisticato, quasi poetico, un palcoscenico di sensazioni, capaci di dialogare con arte contemporanea, danza, poesia e drammaturgia, più che relegarsi a cornice dancefloor di abitudinaria associazione. E’ un album da salone dei pensieri più che da club, anche se il live performing dello showcase di lancio prevede interazioni coreografiche provenienti dal mondo del freestyle dancing firmate da Jacopo Paone che non mancano di sorprendere.

Il titolo evidenzia l’ambizione narrativa del prodotto: un crescendo che alterna pezzi acustici a brani cantati in featuring internazionali, necessari per avvicinarsi ad un confine da cui scorgere il passo del non ritorno. Oltre i limiti, Oltre sé stessi è il sottotitolo dell’art performance con cui l’album inaugura il proprio roadshow promozionale in Italia e all’estero e lo fa da una location di forte caratterizzazione: la Fondazione Luciana Matalon nel cuore di Milano, realtà poliedrica diretta da Nello Taietti, da sempre sensibile a progetti multidisciplinari di interazione con un pubblico di giovani. Lo showcase è infatti inserito, per attinenza iconografica e narrativa, alla mostra dal titolo “Universo Reale, Universo Immaginato” e avvia un dialogo sensibile con le opere “stellari” di Luciana Matalon e gli scatti degli astrofotografi di Passione Astronomia. L’interpretazione live di AVH propone anche delle videoproiezioni con fotografie d’autore di Sabrina Bonavera e Salvo Cucinotta che oltre ad essersi occupati del nuovo shooting paesaggistico per la produzione che segue AVH, hanno ideato la copertina dell’album e rafforzato con suggestivi contributi di astrofotografia, il concetto di “confine celeste” assunto dall’artista quale paradigma del proprio sguardo creativo e interpretativo del mondo.

“Ho capito che la mia musica poteva aiutarmi, come produttore e interprete, a focalizzare il mio sguardo oltre la concezione di prodotto “dance”, per varcare il limite del’ordinario e procedere verso la strada delle sperimentazioni d’autore di cui io e il mio editore abbiamo colto i rischi ma anche visualizzato basi concrete di sviluppo. Inutile dire che Beyond da il via a un percorso che vogliamo affrontare con appassionata continuità “ spiega Alex Van Hool.

“L’accostamento della musica di Alex all’arte contemporanea è stato fin da subito una delle nostre ambizioni e sfide più caldeggiate” – ricorda Paolo Cacciato, editore e manager dell’artista, – ne abbiamo avuta una prova evidente quando lo scorso aprile Alex ha aperto con la sua musica l’inaugurazione dello Spazio Giardino Zen Teresa Pomodoro di PIazza Piola in Milano, per poi collimare in una serata evento sull’arte contemporanea a Thiene all’interno di Conthiene Festival lo scorso giugno. Il legame con il mondo del Teatro ci ha sensibilmente segnati a tal punto da prevedere all’ interno di Beyond anche un contributo drammaturgico e poetico originale interpretato da Domenico Raimondi Cominesi che diviene alter ego profetico di Alex Van Hool durante il live dell’album.

L’album conoscerà diverse tappe di promozione in Italia e all’estero in cui si sosterrà il format artistico con coinvolgimenti performativi dal mondo della danza, del teatro e delle arti visive; una sorta di progetto aperto e osmotico in grado di valorizzare al massimo la curiosità e la predisposizione di Alex Van Hool nel fare della propria musica strumento espressivo ma anche di condivisione. Non mancherà infine un progetto parallelo di remix d’autore dell’album per portare alcune dei pezzi più incisivi a calcare le playlist electro-dance che contano.

Once Upon a Dream, il viaggio di deemama fra sogno e arte

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A pochi mesi dalla pubblicazione di Ex NIHILO, EP d’esordio di deemama, giovane cantautrice e interprete abruzzese, ora stabilmente in Londra per studi e nuove collaborazioni, l’impegno di Garden Blaze Records si rinnova nella pubblicazione del videoclip che prende il titolo da uno dei brani più suggestivi inseriti nell’album.

Once Upon a Dream è una favola onirica che vive di suggestioni emblematiche e che raccontano di un confine, quello della propria terra, che viene superato nell’agilità dei pensieri, con leggerezza dettata da un entusiasmo unico, capace di fare vivere emozioni a ritmo di danza e nell’immersione dei colori.

Con questa suggestione, la voce di deemama ci accompagna in un viaggio che, dalle note di un piano, posto nell’angolo di una sala prove, raccoglie movimenti e gestualità affascinanti quasi a creare una bolla spazio tempo di grande intensità; le forme e le pose ricordano l’atmosfera di un mondo lontano, un Giappone assunto a rappresentazione del confine più estremo, non solo spazialmente, ma anche culturalmente.

Con la forza di un sorriso e la curiosità giocosa che emerge da un’energia genuina per la scoperta, deemama vince distanze e differenze e dialoga con i colori delle opere dell’artista contemporaneo Ryuichi Matsuoka, chiamato con le sue tele ad alter ego immaginario nel dialogo artistico – musicale con deemama.

La selezione di abiti originali provenienti dal Giappone è a cura di Mamiko Ikeda (kimono wajaku), personalità molto sensibile e attenta a progetti di dialogo interculturale mediati attraverso le arti, già coinvolta dalla produzione in diverse attività performative.

Il videoclip girato a Milano da Federica Turra presso Corte dei Miracoli, vivido centro culturale in zona Porta Genova, rappresenta, dopo l’editoria e la distribuzione sostenute da Paolo Cacciato, un punto ulteriore di sostegno e promozione per gli interpreti rappresentati da Garden Blaze Records.

In questo caso, infatti, l’iniziativa rientra nel format denominato Renovation Tank, piattaforma di cooperazione per l’industria della cultura, avviata da ASGProduzioni con una specifica raccolta fondi a sostegno del settore durante l’apice della prima ondata pandemica e ulteriormente supportata nella realizzazione di questo video, come di altri prodotti inerenti a Renovation Tank, con un contributo offerto da Regione Lombardia.

Il music video di Once Upon a Dream è stato pubblicato in data odierna al fine di rafforzarne la comunicazione, nonché valorizzare il contributo artistico della cantautrice quale attività correlata, sebbene di spontanea definizione, al palinsesto della Milano Music Week 2021, che Garden Blaze sostiene come finalità e adesione.

SUB / Lo spettacolo-terapia di Paolo Fattorini

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E’ stato un incontro illuminante quello cercato, inseguito e poi consolidato fra Paolo Fattorini, musicista polistrumentista, compositore e produttore e Paolo Cacciato, manager, imprenditore ed editore musicale alla guida di Garden Blaze, co-ideatore di CONThiene Festival – rassegna internazionale di musica arte e cultura contemporanea. Un viatico conoscitivo rafforzato poco a poco dalla presa di consapevolezza reciproca di quanta qualità e professionalità fossero riposte da parte di ciascuno nel proprio impegno creativo, artistico e manageriale.

Una collaborazione che raggiunge un obiettivo performativo importante e che valorizza in una chiave di promozione e distribuzione il progetto SUB – così parafrasato dallo stesso Fattorini nei termini di finalità artistica: “…non volevo che la mia musica fosse solo intrattenimento, piuttosto un’arte per trattenere informazioni…”

Ed è con questa premessa che l’artista interpreta il ruolo di un sub interdimensionale che si immerge negli negli abissi del proprio inconscio. E’ la rappresentazione del percorso terapeutico di recupero della propria identità emotiva che Fattorini mette in scena tra rock d’atmosfera con testi in latino classico, installazioni, proiezioni e teatro d’avanguardia.

Un progetto che eredita la forza comunicativa ed evocativa della musica di Fattorini e la sua esperienza internazionale, distintiva nella produzioni che firma. Fattorini vive e lavora tra Roma e Berlino, polistrumentista, compositore, produttore, autore, documentarista, nel 1991 inizia ad esibirsi nei club della capitale con la sua prima band gli Ulter, ma consegue i primi successi dal 1999 anno in cui vince il festival “A Voice For Europe” in onda su TMC, ed​ è anche vincitore di “Sanremo Rock Festival & Trend” RaiUno nel 2002Pubblica alcuni singoli per la Emi che trovano spazio sui maggiori network nazionali, partecipa a svariate trasmissioni televisive e tour promozionali in tutta Italia.

Produce e scrive per altri artisti, fonda una società di produzione a Berlino e realizza documentari d’inchiesta​ che lo portano ad essere uno degli artisti più complessi della scena musicale nazionale. Appassionato studioso di psicanalisi, esoterismo, simbologia e costellazioni famigliari, pubblica nel 2011 il progetto “Padre, la conoscenza è di tutti 1+”, prima parte della trilogia incentrata sui ruoli genitoriali e le dinamiche famigliari identificate come le matrici delle dinamiche societarie, manifeste ma soprattutto occulte.

Il rapporto che Fattorini ha con la lingua latina è stato per me illuminante e profondamente apprezzato – spiega Cacciato. Il fatto di poter legare una produzione musicale già valevole e apprezzabile, con un contesto composito di fruibilità come SUB –, che divenga sintesi di live performing di grande qualità, ma anche interpretazione e performance d’arte con una tensione al teatro d’avanguardia, mi hanno conquistato.

Il percorso di ricerca, sperimentazione e infine produzione e distribuzione musicale in latino è iniziata tempo fa quasi ad evocare il bisogno di tornare ad una lingua comune, sacrale e dal profondo potere evocativo, in grado di scandagliare le complessità dell’animo dell’uomo di qualsiasi società e tempo. L’ultimo singolo uscito lo scorso febbraio dal titolo Sustine Impetum è un inno alla libertà e alla capacità di ri-emergere con una propria identità e forza al di là delle costrizioni che tempo, luoghi e sistemi convogliano sul singolo.

Se si parla di emersione, significa che in questo percorso musicale iniziato con il progetto Mater, si percorre un viaggio nell’inconscio, quasi a ritroso, dalla vita, all’origine, facendo della propria mente e anima terreno di esplorazione e di lotta. Da questo viaggio prende forma la volontà di narrare l’immersione in uno spettacolo evento: SUB –.

Perché Sub –? un prefisso di origine latina che rivela la volontà di portare in superficie tutto ciò che è sotterraneo e invisibile, per rendere cosciente e potabile quella parte della creazione che ci hanno educato a chiamare destino. – conclude Fattorini.

Lo spettacolo prende vita in una struttura mobile dentro cui l’artista performa dal vivo in dialogo con sé stesso, intersecato da ricordi, parole, simboli che appaiono come proiezioni sulla superficie della struttura involucro, a rimarcare, in un interazione continua, il significato dei testi in latino rendendoli fruibili e ancor più presenti nella regia visiva dell’azione.

Paolo Fattorini in SUB – è rappresentato da Paolo Cacciato – Garden Blaze e distribuito da ASGProduzioni Milano divisione specializzata di ASG Italia per le produzioni sulle nuove forme di teatro e attiva in moltissime collaborazioni internazionali fra Europa e Asia.

Ecco un video teaser di uno dei brani / momenti dello spettacolo.

Distribuzione e Sviluppo: Garden Blaze Records e lo sguardo al Nord Europa.

Music, News from Garden Blaze

Una strategia di avvio che mira alla diversificazione di prodotti con una forte propensione al posizionamento internazionale. Con questa linea semplice ma caratterizzante GB Music Records, neo divisione label della boutique di produzione artistica e management targata Garden Blaze (avviata già nel 2013 da Paolo Cacciato) firma la collaborazione con Aloaded, distributore indipendente di Stoccolma per la distribuzione digitale a livello internazionale e la promozione e distribuzione offline sul nordeuropa.

Dopo diverse valutazioni e comparazioni svolte anche nei confronti di service provider italiani e internazionali ma con forte operatività nel nostro Paese, la scelta di Garden Blaze è stata motivata dall’attenzione ai mercati con forte propensione digitale non solo nella fruizione, ma anche nel condizionamento che il posizionamento digitale rappresenta per ricerca e following di nuovi prodotti, tanto quanto la sensibilità alla valorizzazione e preferenza di prodotti in lingua inglese.

Alex Van Hool – LIFE – GB Music Records ©
Jerome – ph Paolo Palmeri – GB Music Records ©

Sebbene Garden Blaze stia seguendo da vicino anche nuove produzioni di cantautorato in italiano, a meno di sei mesi dallo sviluppo di progetti editoriali originali, nonché di rappresentanza manageriale e distributiva attraverso label dedicata, è indubbio che progetti musicali come quelli di JEROME, che con ROUND ha ottenuto importanti riconoscimenti in Nord America, tanto quanto la pubblicazione di HOPE di Alex Van Hool lo scorso gennaio e la vicinissima release di LIFE, secondo ep del dj producer icona del fenomeno ElectroArt, paiano fortemente destinati a contraddistinguersi in una distribuzione oltre confine.

La conferma di questa dedizione tutta nordeuropea sulla prima tappa di promozione per le nuove distribuzioni, si rafforza anche nell’intervento di produzione esclusiva di nuovi talenti fra cui deemama, giovane interprete e cantautrice di Pescara che dalla Scozia ha stregato Paolo Cacciato con il suo newgenre music a breve in debutto con il nuovo EP EX Nihilo sempre per GB Music Records interamente in lingua inglese.

deemama – GB Music Records ©
Paolo Fattorini

Se si fa riferimento poi alla forte motivazione che spinge Garden Blaze a collaborazioni con il mondo del teatro e del performing art, si segnala la recente attenzione della nostra direzione artistica per lo straordinario lavoro del produttore, compositore e polistrumentista Paolo Fattorini, che con il suo ultimo EP in latino Sustine Impetum (già segnalato in uno speciale del TG2 per la forte caratterizzazione che tale produzione musicale presenta in un percorso creativo più ampio) sta ultimando la regia di una narrazione in musica che è performance d’arte, rivolta soprattutto al mondo del teatro d’avanguardia e dei nuovi linguaggi incredibilmente florido nel nord europa.

Anche l’attività di scouting su nuove produzioni hanno ultimamente impegnato l’attenzione del nostro talents management su profili di artisti che nonostante l’italianità hanno avuto un forte legame di crescita creativa in UK. L’ultimo incontro, che delinea la possibilità di lavorare assieme su una nuova produzione anglo-italiana, è emersa dalla conoscenza di Valerio Lysander, cantautore chamber pop, con 2 EP già pubblicati in Inghilterra con partecipazioni in BBC radio, un nuovo album in arrivo nonché già selezionato come special guest per prossimo CONThiene Festival in apertura, con un contributo originale, al concerto di L’Aura previsto il prossimo 25 Giugno.

Valerio Lysander

Inoltre a livello di management Garden Blaze Music Records con representative office in centro a Milano è divisione finanziata da limited company in Malta (dove eredità Commonwealth è forte dal punto di vista storico, istituzionale ma anche nell’ordine delle caratterizzazioni dei servizi su mondo industria creativa) nonché partnered label di una società di produzione cinematografica con sedi a Malta e Tokyo. Il carisma internazionale del gruppo necessariamente si evidenzia anche nella scelta di service providers che possano valorizzare al meglio il posizionamento global dell’etichetta.

Non ci resta che augurare una buona collaborazione fra Garden Blaze e Aloaded in previsione della prossima tappa di incontro e confronto previsto a Stoccolma per analizzare le analytics di distribuzione digitale a sei mesi dal lancio e selezionare così dei key-artists da proporre a livello europeo.

New Genre New Voice, deemama entra in GB Records

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Un incontro casuale, uno speciale affiatamento e una corsa alla creazione di un EP di lancio tutto d’un fiato. Con questo mood nasce la collaborazione artistica fra GBRecords, neonata etichetta proiettata alla ricerca e sperimentazione, nonché cuore pulsante di produzione musicale all’interno della consulting boutique artistica coordinata dal manager Paolo Cacciato, e Claudia, in arte deemama.

Classe 2001, fin da piccola mostra una particolare attitudine per la musica e per la danza. Nata a Chieti, in Abruzzo, muove i suoi primi passi nel coro parrocchiale e nei piccoli saggi scolastici. Decide di intraprendere i suoi studi universitari all’estero, precisamente in Scozia, per poter realizzare il suo più grande sogno: fare della musica un vero e proprio progetto per la vita con una specializzazione accademica a valorizzazione tecnica e artistica di voce e strumento.

Poliedrica, deemama e’ suggestionata dall’unione di molti generi ma in particolare modo dall’R&B e dalla musica classica anche se il suo approccio cantautoriale e compositivo rappresenta un unicum, una mescolanza armonica e sperimentale, che ha attratto il talents management di Garden Blaze per la sua forte distintivita’ e autorevolezza. “Adoro la maestosità e la pienezza della musica classica, soprattutto quando ascolto le colonne sonore dei film e adoro la personalità e umanità dell’R&B”.

Nel quotidiano è una ragazza di poche parole, preferisce più ascoltare che parlare. Questa sua caratteristica viene completamente stravolta quando si tratta della sua musica. I suoi testi sono sinceri e immediati, carichi di una sensibilità emotiva particolare: “Cerco sempre di esprimere la mia interiorità nel modo più onesto possibile, di trasmettere le mie verità e quello che vivo in maniera più semplice e diretta […] Come artista e musicista mi piace creare un’atmosfera con la musica in cui ci si senta liberi, di prendere quel brano e interpretarlo ognuno con la propria personalità e il proprio vissuto”.

Per quanto riguarda il nome deemama, desta particolare curiosità la scelta personale di lasciare ogni lettera in minuscolo. Secondo l’artista, la musica unisce tutti e, poiché anche lei fa parte di questa unione, il suo nome e ciò che scrive nelle sue canzoni deve avere dei caratteri omogenei, senza fare distinzioni.

I singoli I still believe in you e once upon a dream, le sue prime due autoproduzioni da oggi concessi in rappresentanza esclusiva editoriale GBRecords, ha particolarmente colpito Paolo Cacciato per voce, virtuosismo melodico e innovazione. Mi ha colpito soprattutto il commitment di destinazione internazionale a cui deemama tende con forte sensibilita’. In GB noi puntiamo molto alle collaborazioni estere dato il forte coinvolgimento di nostri producers e artisti su America e Asia. Abbiamo recentemente consolidato la partnership con un’etichetta giapponese che promuove in Asia pezzi in inglese e deemama e’attentissima a questo carattere.

L’ep deemama esordio discografico e’ previsto per maggio 2021 e sarà seguito da un concerto live promozionale a Thiene durante la rassegna CONThiene dal 17 al 20 giugno 2021 primo Festival sull’arte, cultura e musica contemporanea, dove deemama aprira’ la sezione new talents di spalla ad alcuni ospiti big del panorama cantautoriale italiano nella sezione Musica & Poesia al terzo anno di svolgimento.

E’ possibile ascoltare i primi due singoli di deemama su Spotify e YouTube nelle pagine personali dell’artista. La nuova collaborazione intensifica lo sforzo 2021 del management GBRecords gia’ avviato con Alex Van Hool e Jerome.

Dal Management all’Editoria Musicale: Jerome con Round entra in Garden Blaze Records

Artists, Music

Garden Blaze è, nell’immagine assunta a rappresentazione, un giardino di talenti infiammato da eterogeneità di profili artistici, accomunati da una spiccata personalità indipendente e distintiva, valorizzati nel porre attenzione a caratterizzazione internazionale e innovativa.

L’obiettivo di fondo è quello di reperire e promuovere artisti emergenti dallo spiccato carisma autoriale, che scommettano su una base manageriale di lunga esperienza, maturata nella profilazione e posizionamento di prodotti artistici così come nel management legato all’industria creativa e del contenuto in genere.

Nel 2019 è stata consolidata la sezione di Talents Management già inizializzata qualche anno prima e ampliata l’attività di produzione musicale con l’avvio di Garden Blaze Records, etichetta e management sul prodotto musicale, marchio di proprietà della società EA Smart Links LTD già editore musicale e consulting boutique di settore con una spiccata attività a livello internazionale soprattutto in Asia orientale.

Oltre alla collaborazione sulle esecuzioni live, come etichetta si consolida la sinergia sulla pubblicazione della musica e la distribuzione degli spartiti. 

Uno dei progetti di lancio per Garden Blaze Records è Jerome, pseudonimo artistico per Carmelo Di Girolamo, pianista e compositore, che presenta il suo album di debutto Round. In questa breve intervista ci racconta della collaborazione scaturita con la nostra struttura.

Com’è nata la collaborazione tra Jerome e Garden Blaze? Quali sono stati i presupposti che hanno fatto nascere la collaborazione con Garden Blaze?

Sono stato contattato da Paolo Cacciato, alla guida di studio Garden Blaze circa un anno e mezzo fa per preparare un concerto del quale si stava occupando della distribuzione e che aveva già un discreto successo in Giappone. Non ci conoscevamo in realtà, gli ho fatto ascoltare il mio album che avevo presentato da poco e credo ne sia rimasto colpito perché da lì a poco è nata la proposta e collaborazione come management. In poco tempo si sono sviluppate una serie di situazioni e opportunità che mi hanno convinto ad assegnare a Garden Blaze Records la gestione dell’intero album Round, sia dal punto di vista editoriale che di consulenza artistica congiunta. 

Quali sono gli obiettivi che vi siete posti all’inizio della collaborazione? Quali sono le dinamiche operative che nascono in una collaborazione di questo tipo?

Sicuramente il primo obiettivo è quello del tour di concerti su Round: lo abbiamo stabilito dall’inizio e, nonostante il periodo delicato, stiamo svolgendo un lavoro impeccabile e trasversale dalla comunicazione alla promozione. Essendo queste musiche adatte come colonne sonore stiamo avviando delle collaborazioni a riguardo. Ho realizzato inoltre tutte le partiture e i video visual che saranno distribuiti digitalmente da ALC Sound Design Store, sempre a cura di Garden Blaze Records. Nel 2021 ci saranno delle grandissime novità su tutti i fronti.  

In che modo Garden Blaze cura Jerome? Quali sviluppi sul posizionamento?

Si, il manager rappresenta totalmente l’artista e fa da tramite per qualsiasi tipo di ingaggio o proposta. Lavorando con Paolo Cacciato mi sento molto tutelato perché il suo metro di valutazione è molto scrupoloso ed è un professionista appassionato. Dal punto di vista editoriale Garden Blaze si occupa di gestire e promuovere l’album Round (ed i brani futuri). La cosa molto bella è la partecipazione attiva come team, tutti lavoriamo per l’obiettivo comune con un continuo confronto funzionale a capire come posizionare il mio percorso.

GB sta facendo un lavoro accurato sulla valorizzazione di Round: in merito alle occasioni per live concerts, oltre ad alcune date in rassegne a tema, sospese purtroppo per via del lockdown su mondo eventi e concerti, abbiamo ottenuto interessamento per una partecipazione speciale in un festival di musica contemporanea in provincia di Vicenza che ci auguriamo non salti trattandosi di maggio / giugno. Inoltre ci stiamo adoperando per promuovere il prodotto come soundtrack raffinata per prodotti editoriali che riguardano media e cinema. Inoltre dato il coinvolgimento di Paolo Cacciato sul mondo teatro e arti performative abbiamo già iniziato a lavorare su una nuova produzione che vedrà la mia musica co-protagonista di performance artistiche

Inoltre non ultima la distribuzione digitale delle partiture (Round ALC Sound Design) e una distribuzione offline che stiamo proprio negoziando con un player specializzato di alto livello. E’ questo approccio appassionato e globale ma nello stesso tempo specialistico e con una configurazione tecnica e manageriale di livello che mi rendono estremamente soddisfatto della partenza in casa GB.

Nathalie In tour: Da Milano a Seoul le distanze si superano con l’arte e la partecipazione.

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#CrossingDistances un hashtag che oltre a titolare l’ultimo tour musicale di Nathalie in partenza settimana prossima da Milano, è un vero e proprio manifesto artistico per la cantautrice italo-belga, da tempo impegnata fortemente in ambito sociale sul tema della diversity.

Nathalie Tour Generale Cover

Superare distanze è come abbracciare un viaggio alla scoperta delle diversità – ci spiega la cantautrice – caratteristiche che rendono scenari lontani e persone davvero speciali nella loro unicità; basta dialogare, consapevolmente, nel segno che tale incontro può lasciare nella crescita di ognuno di noi. Basta voler e sapere ascoltare.

La musica è lo strumento con cui parlo di me, mi faccio conoscere, supero spazi e trovo nella conoscenza dei reciproci limiti e diversità ciò che rende ognuno di noi, creatura unica e speciale. La distanza è ricchezza, soprattutto quando vi è dialogo e scambio nella consapevolezza di quanto importante possa essere “conoscere” prima di giudicare – spiega Nathalie nella sua intervista di presentazione del Tour.

La musica è, certamente, la grande protagonista di questo viaggio, con un focusing promozionale forte sull’ultimo album “Into The Flow” pubblicato lo scorso anno, ma l’incontro-ascolto ruota non solo intorno al repertorio pensato per il pubblico che seguirà la programmazione live, ma anche nella prospettiva di partecipazione diffusa che renderà i fan protagonisti attivi di ogni tappa insieme a Nathalie.

Nathalie front cover digitale

La sharing perspective di #CrossingDistances è stata proposta da ASGProduzioni e da Paolo Cacciato manager della cantautrice per l’international tour. L’idea è di presentare, insieme alla partecipazione ai live sulle varie tappe, anche occasioni di incontro con l’artista in proposte di viaggio organizzate in Italia e all’Estero. Il tema del viaggio sarà condiviso con momenti aggregativi e tematici raccontati attraverso i canali social ufficiali di Nathalie.

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ASGProduzioni è da anni impegnata nella produzione e promozione di progetti culturali e performativi di spessore internazionale fortemente basati sul dialogo interculturale soprattutto fra Occidente e Oriente.

Si parte da Milano il 17 settembre con la tappa in Corte dei Miracoli, storico spazio di Via Mortara in zona Porta Genova da alcuni anni divenuto circolo polivalente su tema arti e cultura grazie all’instancabile lavoro dell’Associazione La Tigre di Carta.

La scelta non è casuale perché la dimensione partecipativa giovane e di dialogo sul tema interculturale di cui il tour si fa portavoce è una proiezione ben sperimentata in Corte dei Miracoli, già residenza artistica di ASGProduzioni.

Il concerto sarà appunto preceduto da un Meet&Greet a tema con cui Nathalie incontrerà i propri fan e li coinvolgerà a partecipare attivamente alla campagna social  #CrossingDistances durante un aperitivo a tema.

Il primo confine da superare fa nome Corea e ospita la tappa di Seoul, dove Nathalie è stata invitata in qualità di ambassador artistico per l’inaugurazione dell’undicesima edizione dell’Italian Film Arts Festival che si terrà il 27 settembre presso Spazio Monaco nel quartiere di Gangnam nel pieno centro della capitale coreana.

Importante e bellissimo che la creatività e la musica italiana in questa nostra edizione sia rappresentata da una giovane donna come Nathalie. Un’artista che ho seguito e apprezzato per carisma, talento ma anche forte impegno artistico nella società contemporanea spiega la direzione artistica del Festival la prof.ssa Lanki Jung.

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E’ la prima esperienza in Oriente per l’artista di Roma che proseguirà nel suo tour – dialogo in Giappone a ottobre, con alcune attività di ricerca musicale, artistica ma anche di sperimentazione performativa con musicisti giapponesi, dove il tema dell’incontro con culture lontane e del viaggio sara’ ben condiviso e valorizzato.

L’autunno sarà poi all’insegna di tappe europee dove i live saranno rafforzati da opportunità di viaggio organizzati e incontri con l’artista: per tutti i fan di #CrossingDistances la narrazione sarà così inclusiva del contributo partecipativo di ognuno e diffusi in una campagna di comunicazione supportata da ACT Agency Milano e da Boonga Web per le campagne social

Per Info sul tour internazionale asgproduzioni@asianstudiesgroup.net

Booking data del 17 Settembre a Milano info@latigredicarta.it o vendita online

Meccanismo Jukebox, oltre la frontiera del palcoscenico.

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Un’esperienza performativa che vuole essere prima di tutto un esperimento – manifesto su una nuova necessità di fare Teatro. Con questa ambizione prende forma in queste settimane il prologo di Meccanismo Jukebox  nella regia di Luca Andreini che con il team di Teatro Nuovo di Bergamo TNB rilancia con carisma l’intraprendenza della più giovane compagnia teatrale di Italia da lui fondata nel 2011.

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E’ un lavoro che nasce da un pentagramma, escamotage artistico per raccontare la difficoltà dell’essere pubblico, ma anche dell’essere performer oggi – spiega Andreini – con Elisa Giorgio e Leda Kreider portiamo in debutto un progetto che mira a scardinare la posizione di “spettatore” e nello stesso tempo a spronare maggiormente l’indole e l’essenza dell’ attore, pronto ad accogliere una prospettiva performativa sempre diversa in una sfida anche professionale oltre che artistica. Andiamo in scena in uno spazio non convenzionale per poi ricostruire con il pubblico il valore e la sacralità del palcoscenico. 

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La proposta è piaciuta moltissimo a Paolo Cacciato che accompagna il progetto nella co-produzione e distribuzione targata ASGProduzioni, etichetta indipendente con cui Garden Blaze collabora da anni nella segnalazione di talenti e progettualità.

“Mi ha entusiasmato la possibilità raccontata da Andreini di vedere lo spettatore protagonista di una scelta narrativa così come se l’attore fosse in balia di un Jukebox proponente quattro titoli che riportano la mente al mondo fiabesco – spiega il produttore –  lo trovo accattivante perché pluralizza il contenuto e valorizza il lato di preparazione dell’attore che, di fatto, va in scena senza sapere chi andrà a interpretare. 

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Il debutto di Meccanismo Juxebox si terrà il 19 Aprile presso Spazio Fase ed è l’occasione per segnalare l’inizio di collaborazione fra ASGProduzioni e Teatro Nuovo di Bergamo all’interno di un contesto che ha conosciuto un recupero strutturale e di contenuto di grande valore da parte di iniziativa privata.

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In questo debutto Spazio Fase vede opportunità per lanciare una progettualità più ampia a tema Arti Performative nella collaborazione con le produzioni coinvolte per l’anno 2019/2020.

Il Meccanismo coinvolge quattro storie “Uccidiamo tutti una volta nella vita” (Ovvero Peter Pan di James Barrie), La Cura (ovvero Cenerentola di Basile) Pace a te Fratello mio (Hansel e Gretel dei Fratelli Grimm)  e per finire Alice (da Alice nel Paese delle meraviglie dei Fratelli Grimm).

Il Jukebox prenderà forma grazie a un percorso illustrato da Maria Saporito, visual artist per TNB che avvicinerà gli spettatori ad un incipit sulle fiabe proposte attraverso una pubblicazione denominata “Meccanismo Spoiler”. Con Maria ci siamo trovati benissimo e lei ha colto perfettamente la necessità di proiettare gli spettatori in suggestioni visive in grado di solleticare oltre alle parole la curiosità sulla scelta di cosa vorrebbero vedere performato – spiega Luca Andreini. –  e si tratta di un prodotto editoriale con cui vogliamo caratterizzare in maniera indelebile il nostro Jukebox teatrale.

Il progetto per particolare conformità creativa è stato ammesso alla sesta edizione di Switch on Your Creativity, acceleratore sulla creatività giovanile per la sezione Spettacolo ed  sostenuto nella realizzazione da Piattaforma CAI Fondo per la Creatività Arte e Innovazione sviluppato da ASGProduzioni.

 

 

Il Miles Gloriosus di Antonello Taurino torna a Milano nel Segno della Memoria

Artists, La Parola Nel Segno 2018, News from Garden Blaze

E’ il Miles Gloriosus che sa di contemporaneità, ironia e critica quello di Antonello Taurino che inaugura il 27 gennaio prossimo con inizio alle ore 17.30, la rassegna “La Parola nel Segno”, primo calendario d’appuntamenti all’insegna delle arti performative diretto da Paolo Cacciato e proposto in Fondazione Luciana Matalon da Asian Studies Group nell’attività di Piattaforma CAI – Fondo per la Creatività l’Arte e l’Innovazione.

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Un testo acuto,  attuale nella destinazione del Teatro Civile a cui Taurino è da sempre molto attaccato e che rappresenta “un’ironica ma serissima denuncia” come lo definisce Alessandro Mauri.  Il titolo che rimanda al celebre testo di Plauto rievoca la cornice di una commedia di altri tempi che è solo presupposto per un dialogo divertito fra i due attori nei panni di sé stessi, allarmati dalla sfida quotidiana alla precarietà a cui la professione del teatrante spesso conduce e che trova escamotage nell’ammissione / confessione di come il “tragico” sia di mercato per la tv di oggi, così come per il teatro.

Ecco allora che la cornice comica, che mai abbandona il passo e la voce di Antonello Taurino, scandita nel dialogo musicato di Orazio Attanasio, allarga gli orizzonti verso una parodia che, richiamata per necessità di mestiere e “convenienza” – “connivenza” di pubblico, diviene bensì denuncia: il soldato fanfarone è vittima di una guerra, quella in Kosovo che l’ha portato a morire. Una morte dimenticata perché condizionata da armi subdole e lasciata il più delle volte nel silenzio per convenienza di sistema.

Antonello Taurino - Miles Gloriosus ph Roberto Finizio-2544

La villanteria del soldato è in realtà cronaca. Taurino affronta con leggerezza ma mai banalità tematiche scomode, stupendo per maestria di linguaggio, poliformità espressiva e toccante interpretazione. Anima comica e materia di denuncia si fondono lasciando un segno importante nella logica della struttura dell’intera rassegna: è il segno della memoria ad essere tracciato con forza indelebile dal “Miles Gloriosus, ovvero morire d’uranio impoverito” di Taurino. Testimonianza importante in una data come quella del 27 gennaio, vuole essere assunta simbolo di ascolto e ricordo di scenari e drammi troppo spesso dimenticati.

Un’occasione unica per rivedere a Milano, in uno spazio espositivo di grande bellezza a pochi passi da Duomo, un testo già vincitore del premio miglior regia al concorso nazionale Calandra 2011 e che ha ospitato nella versione editoriale la prefazione di Franca Rame.

Lo spettacolo è inserito nella raccolta fondi di Piattaforma CAI, Fondo per la Creatività Arte e Innovazione ed è pertanto gratuito. E’ richiesta però dall’associazione una quota di donazione per la singola data o per l’intera rassegna che verrà inserita nel programma di raccolta fondi.

Per diventare sostenitori di #PiattaformaCAI , conoscerne le attività proposte all’interno dall’incubatore di talenti Switch on Your Creativity e seguire gratuitamente tutta la rassegna la Parola nel Segno è possibile compilare il form seguente. Riceverete dettaglio per prenotazione posti.

 

La parola nel segno: nuova rassegna d’arte performativa alla Fondazione Luciana Matalon

Artists, News from Garden Blaze

Garden Blaze – ACT Agency Milano partner tecnico Asian Studies Group per la sezione eventi culturali promuove e introduce La Parola nel Segno, prima rassegna d’arti performative a vedere realizzazione dal 27 gennaio prossimo, presso il prestigioso spazio della Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67 a Milano.

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Il progetto nasce su proposta Asian Studies Group che lo finanzia attraverso Piattaforma CAI – Fondo per la Creatività, Arte e Innovazione, voluto e sostenuto dall’Associazione medesima nel coinvolgimento di Garden Blaze Talents Management per quando riguarda proposta di contenuti e attività artistiche da produrre.

La Parola nel Segno inaugura un filone di rappresentazioni artistiche presso la Fondazione Luciana Matalon che possa realizzare all’interno della stessa il Progetto Spazio Arti Performative Luciana Matalon voluto e diretto da Paolo Cacciato, direttore artistico della rassegna nonché membro del Comitato Scientifico della Fondazione.

Il progetto riceve il patrocinio e sostegno della Fondazione Luciana Matalon nell’incoraggiamento e augurio del Presidente Nello Taietti.

La sperimentazione atta a vagliare l’ efficacia degli spazi della Fondazione per una destinazione di contenuti artistici di questo tipo è stata già anticipata da Asian Studies Group durante il laboratorio teatrale Fushikaden  (produzione Asian Studies Group e Teatro alle Vigne di Lodi) tenutosi nell’aprile maggio 2017 con un grande successo di partecipazione e di entusiasmo.

A seguire, la programmazione per questa prima edizione che si terrà da gennaio a giugno 2018 su cinque sabati con inizio alle ore 17.30

L’accesso è gratuito per tutti i tesserati Asian Studies Group – sostenitori di Piattaforma CAI –

Per eseguire il tesseramento associativo  e divenire sostenitori del Fondo per la Creatività, l’Arte e l’Innovazione ed eseguire la prenotazione posti (obbligatoria) contattare info@asianstudiesgroup.net

27 gennaio: Nel segno della memoria. Miles Gloriosus ovvero Morire d’Uranio impoverito regia di Antonello Taurino con Antonello Taurino e Orazio Attanasio


Tratto dall’omonimo testo di Antonello Taurino con prefazione di Franca Rame, vincitore del premio miglior regia al Festival Nazionale Calandra 2011, da oltre cinque anni in tournée già acclamato nella stagione 2013 -2014 del Piccolo Teatro di Milano. Approda ad inaugurazione della rassegna quello che lo stesso taurino ama definire Teatro Kamikaze (cioè, per dire, se proponi uno spettacolo di burlesque a Teheran hai meno guai)»… ecco come Antonello Taurino definisce – fra scherzo e verità – il suo Miles Gloriosus.
Uno spettacolo che porta con coraggio e decisione sotto i riflettori una storia di soldati, di misteri e di morti. Una storia di vergogna e di responsabilità mai chiarite, di bei proclami che cozzano col tentativo di insabbiare spinose verità.

Video introduttivo https://youtu.be/DIwT1gFXWTo
 
17 febbraio: Nel segno delle emozioni, Fushikaden Tenka no Emotions regia di Paolo Cacciato – coproduzione  Asian Studies Group – Teatro alle Vigne già finalista al premio alla critica del Teatro Nudo Teresa Pomodoro 2017-2018 – Teatro Nohma di Milano 
con Nana Funabiki e Michele Gorlero – Scenografie d’Arte – Codice Bianco.
Inserito nel calendario ufficiale delle rappresentazioni per il 150esimo anniversario delle relazioni Italia Giappone e già presentato in prima nazionale al Teatro alle Vigne di Lodi (stagione 2016 / 2017) alla presenza del Console Generale del Giappone a Milano. Lo spettacolo propone il teatro come opportunità per assistere e vivere ad un romanzo di formazione in chiave interculturale.  Il particolarismo del linguaggio espressivo adottato nonché la re-interpretazione del simbolismo tradizionale giapponese lo rendono unico nel suo genere e rappresentazione. L’incontro fra occidente e oriente scandagliato dal crescendo emotivo che le differenza e lontananza possono suscitare. In un viaggio interpretativo messo a nudo dalla tecnica espressiva del teatro danza insieme ad un sapiente dialogo con musicalità proveniente da oriente. L’attore è espressione estetica della vita e della differenza intrinseca fra due culture così distanti.
(data la complessità della messa in scena l’edizione proposta in Fondazione Matalon ha un adattamento di interpreti e scenografie)
Video Introduttivo

 

3 marzo: Terra Matta di Sefano Panzeri

tratto dal libro omonimo di Vincenzo Rabito (Einaudi, 2007), a cura di Evelina Santangelo e Luca Ricci interpretazione e regia Stefano Panzeri in questa prima di una trilogia che va dal 1918-1943.

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Terra Matta è tratto dalla straordinaria autobiografia di un bracciante siciliano di inizio secolo, è il diario di una vita scritto da Vincenzo Rabito, cantoniere semianalfabeta, nato a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa nel 1899. Di questo manoscritto Camilleri commenta « Cinquant’anni di storia italiana patiti e raccontati con straordinaria forza narrativa. Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso »  Nel 2000 il manoscritto vince il «Premio Pieve», conferito a inedite opere diaristiche, memorialistiche ed epistolari. La motivazione che lo accompagna è la seguente:

« Vivace, irruenta (sic), non addomesticabile, la vicenda umana di Rabito deborda dalle pagine della sua autobiografia. L’opera è scritta in una lingua orale impastata di “sicilianismi”, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. Rabito si arrampica sulla scrittura di sé per quasi tutto il Novecento, litigando con la storia d’Italia e con la macchina da scrivere, ma disegnando un affresco della sua Sicilia così denso da poter essere paragonato a un Gattopardo popolare.
5 maggio: Il senso dell’Assurdo regia di Giorgio Galimberti, neo produzione esclusiva Garden Blaze ASG e Associazione Taiko Lecco 

Quando la parola diventa puro segno, si trasforma in musica: suoni e fonemi liberi di significato diventano ritmi e melodie, che a loro volta svelano un senso oltre le parole. È il senso dell’assurdo: dai limerick irlandesi al teatro del Novecento, dalla poesia all’improvvisazione. Voce narrante, pianoforte, chitarra, percussioni e tamburi taiko, a cura di Taiko Lecco e Francesco Zago. Chiara Codetta: tamburi taiko ed effettistica Giorgio Galimberti: voce narrante .Tobia Galimberti: pianoforte, taiko ed effettistica. Francesco Zago: chitarra

 

9 giugno: Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, interpretato da Fronda Anomala, con Diego Coscia, Elisa Pistis e Lorenzo Tolusso.
frona anomala
La Compagnia Teatrale Fronda Anomala unisce tre attori e tre angoli diversi dell’Italia: Diego Coscia (piemontese, di Canale), Elisa Pistis (sarda, di Elmas) e Lorenzo Tolusso (lombardo, di Cornaredo); tutti e tre gli attori si sono diplomati, nel novembre 2013, all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.
Il celeberrimo spettacolo “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame riprende la tradizione dei giullari che girovagavano di città in città raccontando storie avvincenti, superando le barriere della diversità linguistica e comunicando con un pubblico sempre diverso, composto da ricchi e poveri, dagli ultimi e dai potenti, andando oltre le persecuzioni e combattendo contro la fame. Oggi, questi tre giovani attori ridanno nuova vita a quelle giullarate, con la loro energia e la loro urgenza di comunicare, facendosi “giullari” per portare al pubblico messaggi attuali attraverso delle storie antiche e universali. Il risultato è uno spettacolo che diverte e che commuove e allo stesso tempo fa riflettere, senza bisogno di grandi mezzi scenici ma attraverso la semplicità.
Si useranno lingue diverse, dal piemontese al sardo alle… lingue inventate, e tutto diventerà comprensibile, in una magia di comunicazione che questi attori hanno sperimentato anche in Francia, al Festival internazionale di Avignone.