SUB Sacred Experience Music di Paolo Fattorini all’Università La Sapienza

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Paolo Fattorini, artista e performer controverso appassiona la commissione della competizione di composizione latina “Certamen Latinum Nova Humanitas” giunta alla sesta edizione con la sua proposta e ricerca artistica che sfocia in un repertorio originale di musica rock in latino dall’artista definito con “sacred experience music”

Gli studi in ambito psicanalitico e delle costellazioni famigliari hanno portato Fattorini a una ricerca nelle profondità dell’inconscio, con lo scopo di recuperare la propria identità emotiva attraverso un percorso terapeutico. 

Questa scelta nata da un bisogno personale di ricerca ed emancipazione artistica, diventa allo stesso tempo un processo collettivo, se considerato in chiave performativa nei confronti di un pubblico e mira a stimolare lo spettatore ad un’immersione quasi catartica nelle ombre del proprio io. 

Guidati dalla sua voce e dal sound del basso acustico, valorizzato come unico strumento con cui i brani sono composti e arrangiati, il rock sperimentale di Paolo Fattorini diviene protagonista indiscusso di un viaggio toccante ma mai troppo estroso. Ne nasce un’atmosfera unica, cupa e ruvida, provocata dalla forte pressione esercitata sulle code del basso. 

Il cuore dell’esibizione, nonché principale strumento di ricerca, è il latino classico, lingua di forte valenza esoterica, scelta per i testi dell’artista quasi come un ritorno ad un concetto di origine comunicativa che sia sostrato indissolubile al percorso d’immersione intrapreso dall’artista / sub.  Questa scelta equivale a un forte tentativo di rivoluzione contro la lingua inglese, definita da Fattorini come “Impero”.

L’esibizione, che nella versione teatrale avviene all’interno di un’istallazione trapezoidale sulla quale sono proiettate installazioni di video arte funzionali a rafforzare elementi contestuali di narrazione ed espressività. Da ispirazione junghiana, è condotta, nel processo narrativo e musicale, un’ analisi dell’importanza di ruoli e delle dinamiche famigliari, manifeste e occulte che siano: queste sono fattori che influenzano  condizioni di armonia e disarmonia che vivranno le generazioni, futuri uomini e donne che faranno parte del nuovo mondo.

Il concerto evento ha luogo martedì 7 giugno alle ore 15:00, presso l’Aula Odeion nella Facoltà di di Lettere, in cui saranno premiati gli autori dei migliori componimenti della competizione destinata a università italiane e straniere.

Paolo Fattorini si esibirà durante la cerimonia di premiazione finale, grazie all’invito del del professore del Dipartimento di Scienze dell’antichità il prof. Francesco Ursini e alla presenza di tutta la commissione dei docenti, presieduta dal prof. Leopoldo Gamberale, emerito del La Sapienza che terrà per l’occasione una lectio magistralis.

Questa tappa consolida un percorso che, dopo il debutto lo scorso autunno di SUB in chiave “spettacolo terapia”, vede il progetto artistico di Fattorini rafforzarsi in una serie di occasioni eterogenee d’ espressione, anche attraverso modalità diversificate di promozione e diffusione. 

Once Upon a Dream, il viaggio di deemama fra sogno e arte

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A pochi mesi dalla pubblicazione di Ex NIHILO, EP d’esordio di deemama, giovane cantautrice e interprete abruzzese, ora stabilmente in Londra per studi e nuove collaborazioni, l’impegno di Garden Blaze Records si rinnova nella pubblicazione del videoclip che prende il titolo da uno dei brani più suggestivi inseriti nell’album.

Once Upon a Dream è una favola onirica che vive di suggestioni emblematiche e che raccontano di un confine, quello della propria terra, che viene superato nell’agilità dei pensieri, con leggerezza dettata da un entusiasmo unico, capace di fare vivere emozioni a ritmo di danza e nell’immersione dei colori.

Con questa suggestione, la voce di deemama ci accompagna in un viaggio che, dalle note di un piano, posto nell’angolo di una sala prove, raccoglie movimenti e gestualità affascinanti quasi a creare una bolla spazio tempo di grande intensità; le forme e le pose ricordano l’atmosfera di un mondo lontano, un Giappone assunto a rappresentazione del confine più estremo, non solo spazialmente, ma anche culturalmente.

Con la forza di un sorriso e la curiosità giocosa che emerge da un’energia genuina per la scoperta, deemama vince distanze e differenze e dialoga con i colori delle opere dell’artista contemporaneo Ryuichi Matsuoka, chiamato con le sue tele ad alter ego immaginario nel dialogo artistico – musicale con deemama.

La selezione di abiti originali provenienti dal Giappone è a cura di Mamiko Ikeda (kimono wajaku), personalità molto sensibile e attenta a progetti di dialogo interculturale mediati attraverso le arti, già coinvolta dalla produzione in diverse attività performative.

Il videoclip girato a Milano da Federica Turra presso Corte dei Miracoli, vivido centro culturale in zona Porta Genova, rappresenta, dopo l’editoria e la distribuzione sostenute da Paolo Cacciato, un punto ulteriore di sostegno e promozione per gli interpreti rappresentati da Garden Blaze Records.

In questo caso, infatti, l’iniziativa rientra nel format denominato Renovation Tank, piattaforma di cooperazione per l’industria della cultura, avviata da ASGProduzioni con una specifica raccolta fondi a sostegno del settore durante l’apice della prima ondata pandemica e ulteriormente supportata nella realizzazione di questo video, come di altri prodotti inerenti a Renovation Tank, con un contributo offerto da Regione Lombardia.

Il music video di Once Upon a Dream è stato pubblicato in data odierna al fine di rafforzarne la comunicazione, nonché valorizzare il contributo artistico della cantautrice quale attività correlata, sebbene di spontanea definizione, al palinsesto della Milano Music Week 2021, che Garden Blaze sostiene come finalità e adesione.

SUB / Lo spettacolo-terapia di Paolo Fattorini

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E’ stato un incontro illuminante quello cercato, inseguito e poi consolidato fra Paolo Fattorini, musicista polistrumentista, compositore e produttore e Paolo Cacciato, manager, imprenditore ed editore musicale alla guida di Garden Blaze, co-ideatore di CONThiene Festival – rassegna internazionale di musica arte e cultura contemporanea. Un viatico conoscitivo rafforzato poco a poco dalla presa di consapevolezza reciproca di quanta qualità e professionalità fossero riposte da parte di ciascuno nel proprio impegno creativo, artistico e manageriale.

Una collaborazione che raggiunge un obiettivo performativo importante e che valorizza in una chiave di promozione e distribuzione il progetto SUB – così parafrasato dallo stesso Fattorini nei termini di finalità artistica: “…non volevo che la mia musica fosse solo intrattenimento, piuttosto un’arte per trattenere informazioni…”

Ed è con questa premessa che l’artista interpreta il ruolo di un sub interdimensionale che si immerge negli negli abissi del proprio inconscio. E’ la rappresentazione del percorso terapeutico di recupero della propria identità emotiva che Fattorini mette in scena tra rock d’atmosfera con testi in latino classico, installazioni, proiezioni e teatro d’avanguardia.

Un progetto che eredita la forza comunicativa ed evocativa della musica di Fattorini e la sua esperienza internazionale, distintiva nella produzioni che firma. Fattorini vive e lavora tra Roma e Berlino, polistrumentista, compositore, produttore, autore, documentarista, nel 1991 inizia ad esibirsi nei club della capitale con la sua prima band gli Ulter, ma consegue i primi successi dal 1999 anno in cui vince il festival “A Voice For Europe” in onda su TMC, ed​ è anche vincitore di “Sanremo Rock Festival & Trend” RaiUno nel 2002Pubblica alcuni singoli per la Emi che trovano spazio sui maggiori network nazionali, partecipa a svariate trasmissioni televisive e tour promozionali in tutta Italia.

Produce e scrive per altri artisti, fonda una società di produzione a Berlino e realizza documentari d’inchiesta​ che lo portano ad essere uno degli artisti più complessi della scena musicale nazionale. Appassionato studioso di psicanalisi, esoterismo, simbologia e costellazioni famigliari, pubblica nel 2011 il progetto “Padre, la conoscenza è di tutti 1+”, prima parte della trilogia incentrata sui ruoli genitoriali e le dinamiche famigliari identificate come le matrici delle dinamiche societarie, manifeste ma soprattutto occulte.

Il rapporto che Fattorini ha con la lingua latina è stato per me illuminante e profondamente apprezzato – spiega Cacciato. Il fatto di poter legare una produzione musicale già valevole e apprezzabile, con un contesto composito di fruibilità come SUB –, che divenga sintesi di live performing di grande qualità, ma anche interpretazione e performance d’arte con una tensione al teatro d’avanguardia, mi hanno conquistato.

Il percorso di ricerca, sperimentazione e infine produzione e distribuzione musicale in latino è iniziata tempo fa quasi ad evocare il bisogno di tornare ad una lingua comune, sacrale e dal profondo potere evocativo, in grado di scandagliare le complessità dell’animo dell’uomo di qualsiasi società e tempo. L’ultimo singolo uscito lo scorso febbraio dal titolo Sustine Impetum è un inno alla libertà e alla capacità di ri-emergere con una propria identità e forza al di là delle costrizioni che tempo, luoghi e sistemi convogliano sul singolo.

Se si parla di emersione, significa che in questo percorso musicale iniziato con il progetto Mater, si percorre un viaggio nell’inconscio, quasi a ritroso, dalla vita, all’origine, facendo della propria mente e anima terreno di esplorazione e di lotta. Da questo viaggio prende forma la volontà di narrare l’immersione in uno spettacolo evento: SUB –.

Perché Sub –? un prefisso di origine latina che rivela la volontà di portare in superficie tutto ciò che è sotterraneo e invisibile, per rendere cosciente e potabile quella parte della creazione che ci hanno educato a chiamare destino. – conclude Fattorini.

Lo spettacolo prende vita in una struttura mobile dentro cui l’artista performa dal vivo in dialogo con sé stesso, intersecato da ricordi, parole, simboli che appaiono come proiezioni sulla superficie della struttura involucro, a rimarcare, in un interazione continua, il significato dei testi in latino rendendoli fruibili e ancor più presenti nella regia visiva dell’azione.

Paolo Fattorini in SUB – è rappresentato da Paolo Cacciato – Garden Blaze e distribuito da ASGProduzioni Milano divisione specializzata di ASG Italia per le produzioni sulle nuove forme di teatro e attiva in moltissime collaborazioni internazionali fra Europa e Asia.

Ecco un video teaser di uno dei brani / momenti dello spettacolo.

New Genre New Voice, deemama entra in GB Records

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Un incontro casuale, uno speciale affiatamento e una corsa alla creazione di un EP di lancio tutto d’un fiato. Con questo mood nasce la collaborazione artistica fra GBRecords, neonata etichetta proiettata alla ricerca e sperimentazione, nonché cuore pulsante di produzione musicale all’interno della consulting boutique artistica coordinata dal manager Paolo Cacciato, e Claudia, in arte deemama.

Classe 2001, fin da piccola mostra una particolare attitudine per la musica e per la danza. Nata a Chieti, in Abruzzo, muove i suoi primi passi nel coro parrocchiale e nei piccoli saggi scolastici. Decide di intraprendere i suoi studi universitari all’estero, precisamente in Scozia, per poter realizzare il suo più grande sogno: fare della musica un vero e proprio progetto per la vita con una specializzazione accademica a valorizzazione tecnica e artistica di voce e strumento.

Poliedrica, deemama e’ suggestionata dall’unione di molti generi ma in particolare modo dall’R&B e dalla musica classica anche se il suo approccio cantautoriale e compositivo rappresenta un unicum, una mescolanza armonica e sperimentale, che ha attratto il talents management di Garden Blaze per la sua forte distintivita’ e autorevolezza. “Adoro la maestosità e la pienezza della musica classica, soprattutto quando ascolto le colonne sonore dei film e adoro la personalità e umanità dell’R&B”.

Nel quotidiano è una ragazza di poche parole, preferisce più ascoltare che parlare. Questa sua caratteristica viene completamente stravolta quando si tratta della sua musica. I suoi testi sono sinceri e immediati, carichi di una sensibilità emotiva particolare: “Cerco sempre di esprimere la mia interiorità nel modo più onesto possibile, di trasmettere le mie verità e quello che vivo in maniera più semplice e diretta […] Come artista e musicista mi piace creare un’atmosfera con la musica in cui ci si senta liberi, di prendere quel brano e interpretarlo ognuno con la propria personalità e il proprio vissuto”.

Per quanto riguarda il nome deemama, desta particolare curiosità la scelta personale di lasciare ogni lettera in minuscolo. Secondo l’artista, la musica unisce tutti e, poiché anche lei fa parte di questa unione, il suo nome e ciò che scrive nelle sue canzoni deve avere dei caratteri omogenei, senza fare distinzioni.

I singoli I still believe in you e once upon a dream, le sue prime due autoproduzioni da oggi concessi in rappresentanza esclusiva editoriale GBRecords, ha particolarmente colpito Paolo Cacciato per voce, virtuosismo melodico e innovazione. Mi ha colpito soprattutto il commitment di destinazione internazionale a cui deemama tende con forte sensibilita’. In GB noi puntiamo molto alle collaborazioni estere dato il forte coinvolgimento di nostri producers e artisti su America e Asia. Abbiamo recentemente consolidato la partnership con un’etichetta giapponese che promuove in Asia pezzi in inglese e deemama e’attentissima a questo carattere.

L’ep deemama esordio discografico e’ previsto per maggio 2021 e sarà seguito da un concerto live promozionale a Thiene durante la rassegna CONThiene dal 17 al 20 giugno 2021 primo Festival sull’arte, cultura e musica contemporanea, dove deemama aprira’ la sezione new talents di spalla ad alcuni ospiti big del panorama cantautoriale italiano nella sezione Musica & Poesia al terzo anno di svolgimento.

E’ possibile ascoltare i primi due singoli di deemama su Spotify e YouTube nelle pagine personali dell’artista. La nuova collaborazione intensifica lo sforzo 2021 del management GBRecords gia’ avviato con Alex Van Hool e Jerome.

Dal Management all’Editoria Musicale: Jerome con Round entra in Garden Blaze Records

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Garden Blaze è, nell’immagine assunta a rappresentazione, un giardino di talenti infiammato da eterogeneità di profili artistici, accomunati da una spiccata personalità indipendente e distintiva, valorizzati nel porre attenzione a caratterizzazione internazionale e innovativa.

L’obiettivo di fondo è quello di reperire e promuovere artisti emergenti dallo spiccato carisma autoriale, che scommettano su una base manageriale di lunga esperienza, maturata nella profilazione e posizionamento di prodotti artistici così come nel management legato all’industria creativa e del contenuto in genere.

Nel 2019 è stata consolidata la sezione di Talents Management già inizializzata qualche anno prima e ampliata l’attività di produzione musicale con l’avvio di Garden Blaze Records, etichetta e management sul prodotto musicale, marchio di proprietà della società EA Smart Links LTD già editore musicale e consulting boutique di settore con una spiccata attività a livello internazionale soprattutto in Asia orientale.

Oltre alla collaborazione sulle esecuzioni live, come etichetta si consolida la sinergia sulla pubblicazione della musica e la distribuzione degli spartiti. 

Uno dei progetti di lancio per Garden Blaze Records è Jerome, pseudonimo artistico per Carmelo Di Girolamo, pianista e compositore, che presenta il suo album di debutto Round. In questa breve intervista ci racconta della collaborazione scaturita con la nostra struttura.

Com’è nata la collaborazione tra Jerome e Garden Blaze? Quali sono stati i presupposti che hanno fatto nascere la collaborazione con Garden Blaze?

Sono stato contattato da Paolo Cacciato, alla guida di studio Garden Blaze circa un anno e mezzo fa per preparare un concerto del quale si stava occupando della distribuzione e che aveva già un discreto successo in Giappone. Non ci conoscevamo in realtà, gli ho fatto ascoltare il mio album che avevo presentato da poco e credo ne sia rimasto colpito perché da lì a poco è nata la proposta e collaborazione come management. In poco tempo si sono sviluppate una serie di situazioni e opportunità che mi hanno convinto ad assegnare a Garden Blaze Records la gestione dell’intero album Round, sia dal punto di vista editoriale che di consulenza artistica congiunta. 

Quali sono gli obiettivi che vi siete posti all’inizio della collaborazione? Quali sono le dinamiche operative che nascono in una collaborazione di questo tipo?

Sicuramente il primo obiettivo è quello del tour di concerti su Round: lo abbiamo stabilito dall’inizio e, nonostante il periodo delicato, stiamo svolgendo un lavoro impeccabile e trasversale dalla comunicazione alla promozione. Essendo queste musiche adatte come colonne sonore stiamo avviando delle collaborazioni a riguardo. Ho realizzato inoltre tutte le partiture e i video visual che saranno distribuiti digitalmente da ALC Sound Design Store, sempre a cura di Garden Blaze Records. Nel 2021 ci saranno delle grandissime novità su tutti i fronti.  

In che modo Garden Blaze cura Jerome? Quali sviluppi sul posizionamento?

Si, il manager rappresenta totalmente l’artista e fa da tramite per qualsiasi tipo di ingaggio o proposta. Lavorando con Paolo Cacciato mi sento molto tutelato perché il suo metro di valutazione è molto scrupoloso ed è un professionista appassionato. Dal punto di vista editoriale Garden Blaze si occupa di gestire e promuovere l’album Round (ed i brani futuri). La cosa molto bella è la partecipazione attiva come team, tutti lavoriamo per l’obiettivo comune con un continuo confronto funzionale a capire come posizionare il mio percorso.

GB sta facendo un lavoro accurato sulla valorizzazione di Round: in merito alle occasioni per live concerts, oltre ad alcune date in rassegne a tema, sospese purtroppo per via del lockdown su mondo eventi e concerti, abbiamo ottenuto interessamento per una partecipazione speciale in un festival di musica contemporanea in provincia di Vicenza che ci auguriamo non salti trattandosi di maggio / giugno. Inoltre ci stiamo adoperando per promuovere il prodotto come soundtrack raffinata per prodotti editoriali che riguardano media e cinema. Inoltre dato il coinvolgimento di Paolo Cacciato sul mondo teatro e arti performative abbiamo già iniziato a lavorare su una nuova produzione che vedrà la mia musica co-protagonista di performance artistiche

Inoltre non ultima la distribuzione digitale delle partiture (Round ALC Sound Design) e una distribuzione offline che stiamo proprio negoziando con un player specializzato di alto livello. E’ questo approccio appassionato e globale ma nello stesso tempo specialistico e con una configurazione tecnica e manageriale di livello che mi rendono estremamente soddisfatto della partenza in casa GB.

Il Miles Gloriosus di Antonello Taurino torna a Milano nel Segno della Memoria

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E’ il Miles Gloriosus che sa di contemporaneità, ironia e critica quello di Antonello Taurino che inaugura il 27 gennaio prossimo con inizio alle ore 17.30, la rassegna “La Parola nel Segno”, primo calendario d’appuntamenti all’insegna delle arti performative diretto da Paolo Cacciato e proposto in Fondazione Luciana Matalon da Asian Studies Group nell’attività di Piattaforma CAI – Fondo per la Creatività l’Arte e l’Innovazione.

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Un testo acuto,  attuale nella destinazione del Teatro Civile a cui Taurino è da sempre molto attaccato e che rappresenta “un’ironica ma serissima denuncia” come lo definisce Alessandro Mauri.  Il titolo che rimanda al celebre testo di Plauto rievoca la cornice di una commedia di altri tempi che è solo presupposto per un dialogo divertito fra i due attori nei panni di sé stessi, allarmati dalla sfida quotidiana alla precarietà a cui la professione del teatrante spesso conduce e che trova escamotage nell’ammissione / confessione di come il “tragico” sia di mercato per la tv di oggi, così come per il teatro.

Ecco allora che la cornice comica, che mai abbandona il passo e la voce di Antonello Taurino, scandita nel dialogo musicato di Orazio Attanasio, allarga gli orizzonti verso una parodia che, richiamata per necessità di mestiere e “convenienza” – “connivenza” di pubblico, diviene bensì denuncia: il soldato fanfarone è vittima di una guerra, quella in Kosovo che l’ha portato a morire. Una morte dimenticata perché condizionata da armi subdole e lasciata il più delle volte nel silenzio per convenienza di sistema.

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La villanteria del soldato è in realtà cronaca. Taurino affronta con leggerezza ma mai banalità tematiche scomode, stupendo per maestria di linguaggio, poliformità espressiva e toccante interpretazione. Anima comica e materia di denuncia si fondono lasciando un segno importante nella logica della struttura dell’intera rassegna: è il segno della memoria ad essere tracciato con forza indelebile dal “Miles Gloriosus, ovvero morire d’uranio impoverito” di Taurino. Testimonianza importante in una data come quella del 27 gennaio, vuole essere assunta simbolo di ascolto e ricordo di scenari e drammi troppo spesso dimenticati.

Un’occasione unica per rivedere a Milano, in uno spazio espositivo di grande bellezza a pochi passi da Duomo, un testo già vincitore del premio miglior regia al concorso nazionale Calandra 2011 e che ha ospitato nella versione editoriale la prefazione di Franca Rame.

Lo spettacolo è inserito nella raccolta fondi di Piattaforma CAI, Fondo per la Creatività Arte e Innovazione ed è pertanto gratuito. E’ richiesta però dall’associazione una quota di donazione per la singola data o per l’intera rassegna che verrà inserita nel programma di raccolta fondi.

Per diventare sostenitori di #PiattaformaCAI , conoscerne le attività proposte all’interno dall’incubatore di talenti Switch on Your Creativity e seguire gratuitamente tutta la rassegna la Parola nel Segno è possibile compilare il form seguente. Riceverete dettaglio per prenotazione posti.

 

La parola nel segno: nuova rassegna d’arte performativa alla Fondazione Luciana Matalon

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Garden Blaze – ACT Agency Milano partner tecnico Asian Studies Group per la sezione eventi culturali promuove e introduce La Parola nel Segno, prima rassegna d’arti performative a vedere realizzazione dal 27 gennaio prossimo, presso il prestigioso spazio della Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67 a Milano.

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Il progetto nasce su proposta Asian Studies Group che lo finanzia attraverso Piattaforma CAI – Fondo per la Creatività, Arte e Innovazione, voluto e sostenuto dall’Associazione medesima nel coinvolgimento di Garden Blaze Talents Management per quando riguarda proposta di contenuti e attività artistiche da produrre.

La Parola nel Segno inaugura un filone di rappresentazioni artistiche presso la Fondazione Luciana Matalon che possa realizzare all’interno della stessa il Progetto Spazio Arti Performative Luciana Matalon voluto e diretto da Paolo Cacciato, direttore artistico della rassegna nonché membro del Comitato Scientifico della Fondazione.

Il progetto riceve il patrocinio e sostegno della Fondazione Luciana Matalon nell’incoraggiamento e augurio del Presidente Nello Taietti.

La sperimentazione atta a vagliare l’ efficacia degli spazi della Fondazione per una destinazione di contenuti artistici di questo tipo è stata già anticipata da Asian Studies Group durante il laboratorio teatrale Fushikaden  (produzione Asian Studies Group e Teatro alle Vigne di Lodi) tenutosi nell’aprile maggio 2017 con un grande successo di partecipazione e di entusiasmo.

A seguire, la programmazione per questa prima edizione che si terrà da gennaio a giugno 2018 su cinque sabati con inizio alle ore 17.30

L’accesso è gratuito per tutti i tesserati Asian Studies Group – sostenitori di Piattaforma CAI –

Per eseguire il tesseramento associativo  e divenire sostenitori del Fondo per la Creatività, l’Arte e l’Innovazione ed eseguire la prenotazione posti (obbligatoria) contattare info@asianstudiesgroup.net

27 gennaio: Nel segno della memoria. Miles Gloriosus ovvero Morire d’Uranio impoverito regia di Antonello Taurino con Antonello Taurino e Orazio Attanasio


Tratto dall’omonimo testo di Antonello Taurino con prefazione di Franca Rame, vincitore del premio miglior regia al Festival Nazionale Calandra 2011, da oltre cinque anni in tournée già acclamato nella stagione 2013 -2014 del Piccolo Teatro di Milano. Approda ad inaugurazione della rassegna quello che lo stesso taurino ama definire Teatro Kamikaze (cioè, per dire, se proponi uno spettacolo di burlesque a Teheran hai meno guai)»… ecco come Antonello Taurino definisce – fra scherzo e verità – il suo Miles Gloriosus.
Uno spettacolo che porta con coraggio e decisione sotto i riflettori una storia di soldati, di misteri e di morti. Una storia di vergogna e di responsabilità mai chiarite, di bei proclami che cozzano col tentativo di insabbiare spinose verità.

Video introduttivo https://youtu.be/DIwT1gFXWTo
 
17 febbraio: Nel segno delle emozioni, Fushikaden Tenka no Emotions regia di Paolo Cacciato – coproduzione  Asian Studies Group – Teatro alle Vigne già finalista al premio alla critica del Teatro Nudo Teresa Pomodoro 2017-2018 – Teatro Nohma di Milano 
con Nana Funabiki e Michele Gorlero – Scenografie d’Arte – Codice Bianco.
Inserito nel calendario ufficiale delle rappresentazioni per il 150esimo anniversario delle relazioni Italia Giappone e già presentato in prima nazionale al Teatro alle Vigne di Lodi (stagione 2016 / 2017) alla presenza del Console Generale del Giappone a Milano. Lo spettacolo propone il teatro come opportunità per assistere e vivere ad un romanzo di formazione in chiave interculturale.  Il particolarismo del linguaggio espressivo adottato nonché la re-interpretazione del simbolismo tradizionale giapponese lo rendono unico nel suo genere e rappresentazione. L’incontro fra occidente e oriente scandagliato dal crescendo emotivo che le differenza e lontananza possono suscitare. In un viaggio interpretativo messo a nudo dalla tecnica espressiva del teatro danza insieme ad un sapiente dialogo con musicalità proveniente da oriente. L’attore è espressione estetica della vita e della differenza intrinseca fra due culture così distanti.
(data la complessità della messa in scena l’edizione proposta in Fondazione Matalon ha un adattamento di interpreti e scenografie)
Video Introduttivo

 

3 marzo: Terra Matta di Sefano Panzeri

tratto dal libro omonimo di Vincenzo Rabito (Einaudi, 2007), a cura di Evelina Santangelo e Luca Ricci interpretazione e regia Stefano Panzeri in questa prima di una trilogia che va dal 1918-1943.

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Terra Matta è tratto dalla straordinaria autobiografia di un bracciante siciliano di inizio secolo, è il diario di una vita scritto da Vincenzo Rabito, cantoniere semianalfabeta, nato a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa nel 1899. Di questo manoscritto Camilleri commenta « Cinquant’anni di storia italiana patiti e raccontati con straordinaria forza narrativa. Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso »  Nel 2000 il manoscritto vince il «Premio Pieve», conferito a inedite opere diaristiche, memorialistiche ed epistolari. La motivazione che lo accompagna è la seguente:

« Vivace, irruenta (sic), non addomesticabile, la vicenda umana di Rabito deborda dalle pagine della sua autobiografia. L’opera è scritta in una lingua orale impastata di “sicilianismi”, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. Rabito si arrampica sulla scrittura di sé per quasi tutto il Novecento, litigando con la storia d’Italia e con la macchina da scrivere, ma disegnando un affresco della sua Sicilia così denso da poter essere paragonato a un Gattopardo popolare.
5 maggio: Il senso dell’Assurdo regia di Giorgio Galimberti, neo produzione esclusiva Garden Blaze ASG e Associazione Taiko Lecco 

Quando la parola diventa puro segno, si trasforma in musica: suoni e fonemi liberi di significato diventano ritmi e melodie, che a loro volta svelano un senso oltre le parole. È il senso dell’assurdo: dai limerick irlandesi al teatro del Novecento, dalla poesia all’improvvisazione. Voce narrante, pianoforte, chitarra, percussioni e tamburi taiko, a cura di Taiko Lecco e Francesco Zago. Chiara Codetta: tamburi taiko ed effettistica Giorgio Galimberti: voce narrante .Tobia Galimberti: pianoforte, taiko ed effettistica. Francesco Zago: chitarra

 

9 giugno: Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, interpretato da Fronda Anomala, con Diego Coscia, Elisa Pistis e Lorenzo Tolusso.
frona anomala
La Compagnia Teatrale Fronda Anomala unisce tre attori e tre angoli diversi dell’Italia: Diego Coscia (piemontese, di Canale), Elisa Pistis (sarda, di Elmas) e Lorenzo Tolusso (lombardo, di Cornaredo); tutti e tre gli attori si sono diplomati, nel novembre 2013, all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.
Il celeberrimo spettacolo “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame riprende la tradizione dei giullari che girovagavano di città in città raccontando storie avvincenti, superando le barriere della diversità linguistica e comunicando con un pubblico sempre diverso, composto da ricchi e poveri, dagli ultimi e dai potenti, andando oltre le persecuzioni e combattendo contro la fame. Oggi, questi tre giovani attori ridanno nuova vita a quelle giullarate, con la loro energia e la loro urgenza di comunicare, facendosi “giullari” per portare al pubblico messaggi attuali attraverso delle storie antiche e universali. Il risultato è uno spettacolo che diverte e che commuove e allo stesso tempo fa riflettere, senza bisogno di grandi mezzi scenici ma attraverso la semplicità.
Si useranno lingue diverse, dal piemontese al sardo alle… lingue inventate, e tutto diventerà comprensibile, in una magia di comunicazione che questi attori hanno sperimentato anche in Francia, al Festival internazionale di Avignone.

De Rerum Mirabilia – estetica giapponese e ricerca metafisica

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Un tema affascinante quello che accompagna la ricerca estetica con tensione gnoseologica di matrice interculturale del percorso creativo del Collettivo C13, Associazione di Ceramisti veneti coinvolti in un confronto stimolante e sinergico con un gruppo di ceramisti giapponesi in una consolidata performance espositiva che li ha visti protagonisti in diverse occasioni in Italia e Giappone.

Il titolo De Rerum Mirabilia allude all’opera di Lucrezio anche se questa serie di opere celebrano un universo vegetale irreale attraverso quella sensibilità giapponese che incorona la Natura  come protagonista indiscussa dell’estetica e che vede racchiusa in essa una sacralità.

Il nostro studio da sempre coinvolto in progetti che consolidano connubio di matrici analitico -creative diversificate atte a consolidare un dialogo interculturale e di sperimentazione accattivante, ha selezionato il contenuto e ha deciso di presentare il concept in anteprima in Italia, supportato nella produzione dal fondo per l’Arte e la Creatività messo a disposizione dal 2014 da Asian Studies Group (Cultura al Cubo: creative, cultural, cool) e grazie alla partnership con Fondazione Luciana Matalon sponsor della serata, De Rerum Mirabilia diviene prima espositiva a Milano con la diretta partecipazione e presenza al vernissage di nove ceramisti giapponesi.

Il progetto riceve inoltre l’approvazione da Asian Studies Group per essere inserito all’interno della terza edizione del contest creativo internazionale denominato Switch on Your Creativity che nella sua nuova veste introduce diversi filoni di produzione artistica in concorso per l’assegnazione del premio al dialogo internazionale tra culture 2015 / 2016.

Le opere in concorso per la sezione Contemporary Art sono quelle dei giovani Yumiko Murata di Tokyo, Matteo Bagolin e Yuria Nishi.

Aderendo al concorso internazionale Switch on Your Creativity terza edizione, il progetto realizza concretamente e ripropone le finalità della “The Charter of Values for Youth Creativity” presentata con Milano EXPO 2015 presso Punto Enel Milano nell’ultima cerimonia di premiazione del contest internazionale. L’obiettivo della Carta dei Valori è esplorare le potenzialità della creatività giovanile nella società contemporanea e, nello specifico, promuovere la città di Milano come capitale europea della creatività e polo di scambio tra Europa e Asia.

Il vernissage è previsto per il 15 settembre dalle ore 18.00 presso la Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, Milano (MM1 Cairoli) e la mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 di settembre dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 19 orario continuato.

Le opere che oltre a rappresentare un unicum espositivo in prima assoluta in Italia e inserite in un contest internazionale sulla creatività giovanile fra Europa e Asia sono messe in vendita dall’Associazione Asian Studies Group e i proventi sono destinati a sostenere l’attività del fondo di produzione artistica e ad alimentare le borse di studio previste nel concorso Switch on Your Creativity – premio al dialogo internazionale tra culture.

Ecco i creativi conosciuti e presentati da Garden Blaze

Collettivo c13:

Stefano Giglio, Elena Lombardi, Matteo Bagolin.

Artisti giapponesi

Rie Miyatake, Hiroko Hatabu, Kazue Yamamoto, Hitomi Iwasaki, Hiroko Nkano, Sanae Nakata, Yoshiko Oshima, Yumiko Murata, Yuria Nishi.

MORRIS: WALLPAPER, 1875. William Morris 'Acanthus' wallpaper, 1875.

MORRIS: WALLPAPER, 1875.
William Morris ‘Acanthus’ wallpaper, 1875.

Jazz in Duo – Exploring Creativity in Milano EXPO 2015

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In occasione della cerimonia di premiazione del concorso internazionale Switch on Your Creativity 2015 prodotto da Asian Studies Group © in collaborazione con Punto Enel Milano e sotto il Patrocinio di Milano EXPO 2015, Garden Blaze Talents Management Studio propone una performance jazz live dal titolo Bass Vibrations Duo: Exploring Creativity in Milano EXPO 2015.

L’esecuzione avrà luogo durante il light dinner offerto da Asian Studies Group al termine del  The Gala Night del contest Switch on Your Creativity 2015, inserito nel programma ufficiale di Expo in Città il 25 giugno dalle ore 18.30 (inizio cerimonia di premiazione) presso Punto Enel Milano in via Broletto 44. (MM1 Cordusio) a due passi dal prestigioso distretto artistico e movida di Brera.

LOCANDINA 25 GIUGNO

Ad esibirsi Gabriele Boggio Ferraris e Giacomo Tagliavia due talenti introdotti dal nostro studio già in performance precedenti sempre caratterizzate da una forte accezione di ricerca artistica e di confronto interculturale sul tema della musica d’autore quale mezzo di comunicazione e dialogo.

 

GABRIELE BOGGIO FERRARIS – GIACOMO TAGLIAVIA
                                             BASS VIBRATIONS DUO

il progetto, nato da una pluriennale collaborazione tra due dei più attivi musicisti della nuova leva del Jazz itailano, propone l’originale ed interessante connubio tra due strumenti tipici della musica Jazz: il Vibrafono ed il Contrabbasso. 
Frequenze apparentemente lontane si incontrano in un continuo dialogo improntato sulla magia degli standard jazz, in quest’occasione rivisti sotto una nuova luce grazie alla sensibilità dei due musicisti.

Il coinvolgimento dei due giovani e talentuosi jazzisti rientra nel filone di produzione creativa sostenuta da Asian Studies Group all’interno della Carta dei Valori alla Creatività Giovanile che è presentata ufficialmente durante la serata di gala alle Istituzioni che patrocinano Switch on Your Creativity fra cui Comune di Milano, Regione Lombardia, Milano EXPO 2015.

Garden Blaze sostiene la Carta dei Valori alla Creatività Giovanile attraverso Ideas for Cultural Incubator, hub diversificato di interventi creativi con caratterizzazione internazionale e corrispondenti per ottica performante ai valori cardine della Carta.

 

 

Arte Contemporanea: Nel confronto con l’Altro – Artisti coreani e giovani creativi italiani

Artists, News from Garden Blaze

Asian Studies Group ©, nella sua divisione Produzioni introduce la prima tappa di un progetto che coinvolge giovani, arte  e creatività in un dialogo costruttivo condotto su finalità aggregative e di confronto interculturale occidente – oriente.

Il percorso in collaborazione con Garden Blaze Talents Management accoglierà contenuti provenienti dal mondo dell’arte contemporanea, dell’audiovisivo autoriale e della musica (leggera e lirica) e avrà luogo su tre filoni d’esecuzione nel centro di Lodi nei periodi di Maggio – Settembre e Dicembre con il concerto finale denominato Europa e Asia in Musica, The Urban Opera.

In questa prima tappa l’occasione è rappresentata da una mostra d’arte e live performance. Sullo sfondo si susseguono tre contenuti: il primo quello interculturale rappresentato dalla partecipazione di due movimenti coreani “Orange Bridge” e “Sajim Gwa Saram – Photo & People”  in prima assoluta a Lodi, il secondo quello di creatività giovanile locale con la partecipazione di alcuni illustratori e giovani talenti lodigiani e il terzo che presenta alcuni artisti provenienti dal mondo dei Talent Show Televisivi. L’elemento di aggregazione è data da una live performance eseguita in contemporanea al centro dello spazio con il coinvolgimento del pubblico.

L’Associazione Asian Studies Group che ha inaugurato a Lodi la propria attività di Centro Studi Orientali del Lodigiano dal 2010 grazie alla collaborazione di Provincia e Comune di Lodi e ha consolidato nell’ultimo periodo progetti di gemellaggio istituzionale, giovanile e culturale con Oriente è da tempo attivamente impegnata in progetti di produzione artistica, culturale e giovanile consolidando senza fini di lucro la destinazione di un Fondo che sviluppi attività a sostegno del coinvolgimento di giovani da Europa e Asia.

L’avvicinamento in Lodi di contenuti a sfondo creativo provenienti da Europa e Asia sarà ancora più rimarcato negli appuntamenti che si succederanno all’interno del filone progettuale menzionato fra cui

Tappa 2: Switch on Your Creativity in Lodi – Presentazione dei cortometraggi finalisti del premio al dialogo internazionale tra Culture 2015 inserito in EXPO in Città e patrocinato da Milano EXPO 2015 in commissione di giuria durante la serata di Gala a Milano (ben 30 cortometraggi in final selection provenienti da Europa e Asia)

Tappa 3: Europa e Asia in Musica, the Urban Opera – In collaborazione con i giovani talenti dell’Accademia alla Scala e cantanti provenienti da Cina Giappone e Corea.

L’evento programmato per il 16 maggio è patrocinato dal Consolato Generale della Repubblica di Corea e dal Comune di Lodi, è sostenuto da Regione Lombardia e Provincia di Lodi.

Durante il vernissage è previsto il saluto delle autorità fra cui il vicesindaco di Lodi e assessore alla cultura Simonetta Pozzoli e un breve intervento del Consigliere Regionale Pietro Foroni.

A breve verrà pubblicata la lista degli artisti presentati all’interno dell’evento – mostra

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