Fushikaden vince il primo premio alla critica IX edizione Teatro Nudo Teresa Pomodoro

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“Per la sua straordinaria capacità di fondere e intrecciare il patrimonio occidentale e quello orientale, arti e discipline diverse” con queste parole la presidente dello Spazio Teatro Noh’ma,  Livia Pomodoro ha annunciato l’assegnazione del primo premio alla Critica del concorso internazionale Teatro Nudo di Teresa Pomodoro, nona edizione, a Fushikaden, tenka no emotions, per la regia di Paolo Cacciato, da un’idea di Paolo Cacciato e Piera Rossi in una produzione Asian Studies Group.

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Il premio è stato conferito da una prestigiosa giuria internazionale di esperti, presieduta da Livia Pomodoro e formata da Eugenio Barba, Lev Dodin, Ruth Heynen, Ludovic Lagarde, Statis Livathinos, Enzo Moscato Lluís Pasqual, Tadashi Suzuki, Oskaras Korsunovas, Peter Stein.

3-64Fushikaden narra di un percorso interculturale di incontro attraverso le emozioni umane sotto vesti eterogenee, attraverso un dialogo dinamico tra la recitazione tipica del Teatro Noh giapponese e stimoli provenienti dal teatro europeo di Prosa, il tutto armonizzato su ritmi tradizionali giapponesi e rafforzato dalla gestualità del teatro danza contemporaneo. La regia di Paolo Cacciato ha saputo far dialogare due mondi distinti, come quello occidentale e quello orientale, in un continuo scontro-incontro fatto di movimenti, suoni e colori.

Fra gli interpreti coinvolti sul palco del Noh’ma, la protagonista Nana Funabiki e il co-protagonista Michele Gorlero, la pianista Yuna Saito e la soprano Mai Inaba insieme al baritono Taisho Kato, da Giappone sono stati invitati direttamente due professionisti provenienti dal mondo delle percussioni e dei taiko Tsuyoshi Maeda e Masayuki Sakamoto insieme al gruppo di performers di Taiko Lecco (Chiara Codetta Raiteri, Samuele Galimberti e Tobia Galiberti coinvolto anche come pianista in una bellissima scena di dialettica strumentale fra Taiko e Piano). Il design luci è di Christian Laface, i costumi di Giulia Bonaldi e le scenografie rappresentate dalle sculture di Codice Bianco Makoto.

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Fushikaden rappresenta la prime produzione teatrale di Asian Studies Group nell’attività di ASGProduzioni e segna un rinnovato e forte coinvolgimento dell’associazione specializzata in orientalistica in Italia a perseguire un attento lavoro di selezione, creazione, produzione e distribuzione di diversi prodotti d’arti performative, non solo quelli che coinvolgono direttamente il dialogo interculturale occidente e oriente.

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“Siamo estremamente soddisfatti del riconoscimento” – spiega Paolo Cacciato – ” trattasi di un progetto d’avanguardia che coinvolge linguaggi artistici estremamente diversi accomunati in questo spettacolo da una funzione meta-linguistica con l’obiettivo di raccontare l’univocità delle emozioni in società e culture anche così differenti e lontane, un messaggio che, oggi ancor più di ieri, vuole essere un manifesto di coesione interculturale in una società contemporanea ormai fortemente globalizzata”

Fushikaden, tenka no emotions (Lo spirito del fiore e le emozioni del mondo) dopo tre repliche a Milano riprende la propria attività di promozione per la messa in scena su altri teatri e spazi performativi.

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Il Miles Gloriosus di Antonello Taurino torna a Milano nel Segno della Memoria

Artists, La Parola Nel Segno 2018, News from Garden Blaze

E’ il Miles Gloriosus che sa di contemporaneità, ironia e critica quello di Antonello Taurino che inaugura il 27 gennaio prossimo con inizio alle ore 17.30, la rassegna “La Parola nel Segno”, primo calendario d’appuntamenti all’insegna delle arti performative diretto da Paolo Cacciato e proposto in Fondazione Luciana Matalon da Asian Studies Group nell’attività di Piattaforma CAI – Fondo per la Creatività l’Arte e l’Innovazione.

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Un testo acuto,  attuale nella destinazione del Teatro Civile a cui Taurino è da sempre molto attaccato e che rappresenta “un’ironica ma serissima denuncia” come lo definisce Alessandro Mauri.  Il titolo che rimanda al celebre testo di Plauto rievoca la cornice di una commedia di altri tempi che è solo presupposto per un dialogo divertito fra i due attori nei panni di sé stessi, allarmati dalla sfida quotidiana alla precarietà a cui la professione del teatrante spesso conduce e che trova escamotage nell’ammissione / confessione di come il “tragico” sia di mercato per la tv di oggi, così come per il teatro.

Ecco allora che la cornice comica, che mai abbandona il passo e la voce di Antonello Taurino, scandita nel dialogo musicato di Orazio Attanasio, allarga gli orizzonti verso una parodia che, richiamata per necessità di mestiere e “convenienza” – “connivenza” di pubblico, diviene bensì denuncia: il soldato fanfarone è vittima di una guerra, quella in Kosovo che l’ha portato a morire. Una morte dimenticata perché condizionata da armi subdole e lasciata il più delle volte nel silenzio per convenienza di sistema.

Antonello Taurino - Miles Gloriosus ph Roberto Finizio-2544

La villanteria del soldato è in realtà cronaca. Taurino affronta con leggerezza ma mai banalità tematiche scomode, stupendo per maestria di linguaggio, poliformità espressiva e toccante interpretazione. Anima comica e materia di denuncia si fondono lasciando un segno importante nella logica della struttura dell’intera rassegna: è il segno della memoria ad essere tracciato con forza indelebile dal “Miles Gloriosus, ovvero morire d’uranio impoverito” di Taurino. Testimonianza importante in una data come quella del 27 gennaio, vuole essere assunta simbolo di ascolto e ricordo di scenari e drammi troppo spesso dimenticati.

Un’occasione unica per rivedere a Milano, in uno spazio espositivo di grande bellezza a pochi passi da Duomo, un testo già vincitore del premio miglior regia al concorso nazionale Calandra 2011 e che ha ospitato nella versione editoriale la prefazione di Franca Rame.

Lo spettacolo è inserito nella raccolta fondi di Piattaforma CAI, Fondo per la Creatività Arte e Innovazione ed è pertanto gratuito. E’ richiesta però dall’associazione una quota di donazione per la singola data o per l’intera rassegna che verrà inserita nel programma di raccolta fondi.

Per diventare sostenitori di #PiattaformaCAI , conoscerne le attività proposte all’interno dall’incubatore di talenti Switch on Your Creativity e seguire gratuitamente tutta la rassegna la Parola nel Segno è possibile compilare il form seguente. Riceverete dettaglio per prenotazione posti.

 

La parola nel segno: nuova rassegna d’arte performativa alla Fondazione Luciana Matalon

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Garden Blaze – ACT Agency Milano partner tecnico Asian Studies Group per la sezione eventi culturali promuove e introduce La Parola nel Segno, prima rassegna d’arti performative a vedere realizzazione dal 27 gennaio prossimo, presso il prestigioso spazio della Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67 a Milano.

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Il progetto nasce su proposta Asian Studies Group che lo finanzia attraverso Piattaforma CAI – Fondo per la Creatività, Arte e Innovazione, voluto e sostenuto dall’Associazione medesima nel coinvolgimento di Garden Blaze Talents Management per quando riguarda proposta di contenuti e attività artistiche da produrre.

La Parola nel Segno inaugura un filone di rappresentazioni artistiche presso la Fondazione Luciana Matalon che possa realizzare all’interno della stessa il Progetto Spazio Arti Performative Luciana Matalon voluto e diretto da Paolo Cacciato, direttore artistico della rassegna nonché membro del Comitato Scientifico della Fondazione.

Il progetto riceve il patrocinio e sostegno della Fondazione Luciana Matalon nell’incoraggiamento e augurio del Presidente Nello Taietti.

La sperimentazione atta a vagliare l’ efficacia degli spazi della Fondazione per una destinazione di contenuti artistici di questo tipo è stata già anticipata da Asian Studies Group durante il laboratorio teatrale Fushikaden  (produzione Asian Studies Group e Teatro alle Vigne di Lodi) tenutosi nell’aprile maggio 2017 con un grande successo di partecipazione e di entusiasmo.

A seguire, la programmazione per questa prima edizione che si terrà da gennaio a giugno 2018 su cinque sabati con inizio alle ore 17.30

L’accesso è gratuito per tutti i tesserati Asian Studies Group – sostenitori di Piattaforma CAI –

Per eseguire il tesseramento associativo  e divenire sostenitori del Fondo per la Creatività, l’Arte e l’Innovazione ed eseguire la prenotazione posti (obbligatoria) contattare info@asianstudiesgroup.net

27 gennaio: Nel segno della memoria. Miles Gloriosus ovvero Morire d’Uranio impoverito regia di Antonello Taurino con Antonello Taurino e Orazio Attanasio


Tratto dall’omonimo testo di Antonello Taurino con prefazione di Franca Rame, vincitore del premio miglior regia al Festival Nazionale Calandra 2011, da oltre cinque anni in tournée già acclamato nella stagione 2013 -2014 del Piccolo Teatro di Milano. Approda ad inaugurazione della rassegna quello che lo stesso taurino ama definire Teatro Kamikaze (cioè, per dire, se proponi uno spettacolo di burlesque a Teheran hai meno guai)»… ecco come Antonello Taurino definisce – fra scherzo e verità – il suo Miles Gloriosus.
Uno spettacolo che porta con coraggio e decisione sotto i riflettori una storia di soldati, di misteri e di morti. Una storia di vergogna e di responsabilità mai chiarite, di bei proclami che cozzano col tentativo di insabbiare spinose verità.

Video introduttivo https://youtu.be/DIwT1gFXWTo
 
17 febbraio: Nel segno delle emozioni, Fushikaden Tenka no Emotions regia di Paolo Cacciato – coproduzione  Asian Studies Group – Teatro alle Vigne già finalista al premio alla critica del Teatro Nudo Teresa Pomodoro 2017-2018 – Teatro Nohma di Milano 
con Nana Funabiki e Michele Gorlero – Scenografie d’Arte – Codice Bianco.
Inserito nel calendario ufficiale delle rappresentazioni per il 150esimo anniversario delle relazioni Italia Giappone e già presentato in prima nazionale al Teatro alle Vigne di Lodi (stagione 2016 / 2017) alla presenza del Console Generale del Giappone a Milano. Lo spettacolo propone il teatro come opportunità per assistere e vivere ad un romanzo di formazione in chiave interculturale.  Il particolarismo del linguaggio espressivo adottato nonché la re-interpretazione del simbolismo tradizionale giapponese lo rendono unico nel suo genere e rappresentazione. L’incontro fra occidente e oriente scandagliato dal crescendo emotivo che le differenza e lontananza possono suscitare. In un viaggio interpretativo messo a nudo dalla tecnica espressiva del teatro danza insieme ad un sapiente dialogo con musicalità proveniente da oriente. L’attore è espressione estetica della vita e della differenza intrinseca fra due culture così distanti.
(data la complessità della messa in scena l’edizione proposta in Fondazione Matalon ha un adattamento di interpreti e scenografie)
Video Introduttivo

 

3 marzo: Terra Matta di Sefano Panzeri

tratto dal libro omonimo di Vincenzo Rabito (Einaudi, 2007), a cura di Evelina Santangelo e Luca Ricci interpretazione e regia Stefano Panzeri in questa prima di una trilogia che va dal 1918-1943.

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Terra Matta è tratto dalla straordinaria autobiografia di un bracciante siciliano di inizio secolo, è il diario di una vita scritto da Vincenzo Rabito, cantoniere semianalfabeta, nato a Chiaramonte Gulfi, in provincia di Ragusa nel 1899. Di questo manoscritto Camilleri commenta « Cinquant’anni di storia italiana patiti e raccontati con straordinaria forza narrativa. Un manuale di sopravvivenza involontario e miracoloso »  Nel 2000 il manoscritto vince il «Premio Pieve», conferito a inedite opere diaristiche, memorialistiche ed epistolari. La motivazione che lo accompagna è la seguente:

« Vivace, irruenta (sic), non addomesticabile, la vicenda umana di Rabito deborda dalle pagine della sua autobiografia. L’opera è scritta in una lingua orale impastata di “sicilianismi”, con il punto e virgola a dividere ogni parola dalla successiva. Rabito si arrampica sulla scrittura di sé per quasi tutto il Novecento, litigando con la storia d’Italia e con la macchina da scrivere, ma disegnando un affresco della sua Sicilia così denso da poter essere paragonato a un Gattopardo popolare.
5 maggio: Il senso dell’Assurdo regia di Giorgio Galimberti, neo produzione esclusiva Garden Blaze ASG e Associazione Taiko Lecco 

Quando la parola diventa puro segno, si trasforma in musica: suoni e fonemi liberi di significato diventano ritmi e melodie, che a loro volta svelano un senso oltre le parole. È il senso dell’assurdo: dai limerick irlandesi al teatro del Novecento, dalla poesia all’improvvisazione. Voce narrante, pianoforte, chitarra, percussioni e tamburi taiko, a cura di Taiko Lecco e Francesco Zago. Chiara Codetta: tamburi taiko ed effettistica Giorgio Galimberti: voce narrante .Tobia Galimberti: pianoforte, taiko ed effettistica. Francesco Zago: chitarra

 

9 giugno: Mistero Buffo di Dario Fo e Franca Rame, interpretato da Fronda Anomala, con Diego Coscia, Elisa Pistis e Lorenzo Tolusso.
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La Compagnia Teatrale Fronda Anomala unisce tre attori e tre angoli diversi dell’Italia: Diego Coscia (piemontese, di Canale), Elisa Pistis (sarda, di Elmas) e Lorenzo Tolusso (lombardo, di Cornaredo); tutti e tre gli attori si sono diplomati, nel novembre 2013, all’Accademia d’Arte Drammatica “Nico Pepe” di Udine.
Il celeberrimo spettacolo “Mistero Buffo” di Dario Fo e Franca Rame riprende la tradizione dei giullari che girovagavano di città in città raccontando storie avvincenti, superando le barriere della diversità linguistica e comunicando con un pubblico sempre diverso, composto da ricchi e poveri, dagli ultimi e dai potenti, andando oltre le persecuzioni e combattendo contro la fame. Oggi, questi tre giovani attori ridanno nuova vita a quelle giullarate, con la loro energia e la loro urgenza di comunicare, facendosi “giullari” per portare al pubblico messaggi attuali attraverso delle storie antiche e universali. Il risultato è uno spettacolo che diverte e che commuove e allo stesso tempo fa riflettere, senza bisogno di grandi mezzi scenici ma attraverso la semplicità.
Si useranno lingue diverse, dal piemontese al sardo alle… lingue inventate, e tutto diventerà comprensibile, in una magia di comunicazione che questi attori hanno sperimentato anche in Francia, al Festival internazionale di Avignone.

A Milano lo studio sull’emotività. Fushikaden, dal LAB artistico la tessitura della scena

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Da un progetto Asian Studies Group, inserito nell’acceleratore sulla creatività internazionale Switch on Your Creativity 4th edition, in collaborazione con il Teatro alle Vigne di Lodi, la produzione Fushikaden Tenka no Emotions ha rappresentato la cornice di riferimento per il consolidamento di un gemellaggio interculturale Italia Giappone nell’anno del 150 anniversario delle relazioni ufficiali tra i due Paesi.

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Da questa occasione nasce lo stimolo da parte degli organizzatori di consolidare un laboratorio di specializzazione espressiva sul tema dell’approccio interculturale alle emozioni per sviluppare non sono una competenza autoriale determinata nell’espressività corporea ma anche di consapevolezza atta a comprendere le differenze che guidano la comunicazione delle emotività nelle società asiatiche in confronto con la percezione occidentale.

Il progetto, inserito nelle attività culturali sostenute dal nostro studio di Talents Management è finalizzato a perfezionare e  implementare lo spettacolo Fushikaden Tenka no Emotions attualmente in post produzione e promozione, mira inoltre ad avvicinare profili artistici che convergono nel laboratorio e a coinvolgerli su progetti di replica dello spettacolo in oggetto.

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La Fondazione Luciana Matalon è sponsor tecnico del laboratorio e offrirà location prestigiosa stimolante e di eccezione per valorizzare le performance espressive dei partecipanti e la conduzione dei docenti. Il dialogo con il mondo dell’arte quale strumento di comunicazione primigenio con il mondo delle emozioni ha trovato nella Fondazione Luciana Matalon soggetto sensibile e attento a sostenere questa iniziativa.

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Il progetto vedrà il coinvolgimento di tre coach che attualmente lavorano sul progetto “emozioni nell’incontro con l’altro”: Paolo Cacciato, orientalista, direttore Asian Studies Group, Nana Funabiki del Teatro Arsenale e interprete principale di Fushikaden, Davide Manico ballerino, coreografo e umanista che introduce nel laboratorio la prospettiva di analisi espressiva delle emozioni attraverso Teatro Danza.

Per maggiori informazioni sul laboratorio potete consultare il link seguente e compilare il form di richiesta informazioni

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Fushikaden – Tenka No Emotions – Teatro Alle Vigne Lodi

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In anteprima a Lodi presso Teatro alle Vigne la messa in scena di Fushikaden – Tenka no Emotions: ciò che sta sotto al cielo un mondo di emozioni.

La co-produzione Teatro alle Vigne e Asian Studies Group per la stagione 2016/2017 nasce da un’idea di Paolo Cacciato e dallo stimolo di un gruppo di artisti e interpreti italiani e giapponesi, già vicini a Garden Blaze Talents Management, nel rappresentare attraverso una lettura comparativa (oriente / occidente) la messa in scena delle emozioni umane in una selezione avvalorata da principi estetici rappresentativi della cultura tradizionale giapponese, interpretati in modalità eterogenee: dalla recitazione e atmosfera tipiche tel Teatro No, per unirsi a stimoli recitativi del Teatro Europeo di prosa, passando per intervalli coreografici d’avanguardia suggestionati da ritmicità tradizionale giapponese ma evoluti nella carica espressiva del Teatro Danza, fino a coinvolgere lirica e musica giapponese con il coinvolgimento di cantanti di musicisti, pianoforte e taiko quasi in un dialogo musicale di confronto e completamento. L’adattamento scenico delle performances è ad opera di Francesco Pacelli, ballerino attore e coreografo.

Lo spettacolo è l’atto conclusivo di una tre giorni (25-26-27 Novembre 2016) che coinvolgerà negli spazi del Teatro alle Vigne una serie di attività a tema Giappone che spazieranno dalle conferenze e laboratori di lingua e cultura per adulti e più giovani, alcune performance artistiche di laboratorio creativo e una mostra fotografica di Salvo Sportato nel progetto di ricerca Eat UP con recente tappa giapponese che è presentata in esclusiva presso il Teatro alle Vigne di Lodi.

Fushikaden Tenka no Emotions accoglie e valorizza inoltre in prima esclusiva su Lodi le opere artistiche di Codice Bianco – Makoto, artista giapponese operante in Italia da oltre vent’anni che regalerà scenografie d’autore in un dialogo espressivo con attori e interpreti. Nana Funabiki diplomata alla scuola Teatro Arsenale di Milano, una vita da sempre spesa nello studio del teatro e della musica tradizionale giapponese “racconterà” le emozioni attraverso il Teatro No di ieri e lo slancio interpretativo che il teatro contemporaneo dona alla ricca simbologia giapponese rivisitando senza rinnegare il valore del Fushikaden di Motokiyo Zeami. Due incredibili voci Valentina Volpe Andreazza (mezzosoprano) e Mai Inaba (soprano) intensificano con il colorismo del canto giapponese “le emozioni del mondo” narrate da recitazione e ballo. Al pianoforte Yuna Saito, dell’Accademia Musicale del Teatro alla Scala di Milano in un crescendo interpretativo che va oltre l’accompagnamento musicale.

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Il progetto è presentato alle Istituzioni Giapponesi per l’approvazione della concessione di patrocinio ufficiale sulle attività culturali che rientrano nel 150-esimo anniversario delle Relazioni Italia Giappone col fine di poter inserire la programmazione del Teatro alle Vigne nella cooperazione Asian Studies Group e Garden Blaze all’interno del calendario di eventi nazionali per la celebrazione del 150esimo anniversario.

La città di Lodi e la Provincia di Lodi hanno già consolidato una serie di attività di gemellaggio culturale con Giappone e in particolar modo con la città di Kobe: nel 2012 Asian Studies Group ha avviato come centro di formazione uno scambio con un istituto di Kobe e presentato il risultato in una produzione video che presenta Lodi a Kobe, iniziativa seguita da Provincia di Lodi (seguito da Pietro Foroni presidente della Provincia di Lodi) e Regione Lombardia con il coinvolgimento di diverse decine di studenti di Lodi. Nel 2015 una delegazione di studenti lodigiani insigniti del ruolo di “ambasciatori della città” dal Comune di Lodi (assessore alla cooperazione internazionale Andrea Ferrari) visita Kobe e Osaka e incontra il Console Generale Lombardi sul tema Lodi e Milano EXPO2015. Ora ad un anno di distanza il Giappone torna protagonista nel territorio con una programmazione dinamica e diversificata in grado di attrarre davvero un ampio pubblico di spettatori.

Per maggiori informazioni circa la programmazione della tre giorni a tema Giappone consultare il sito ufficiale del Teatro alle Vigne o richiedere la guida con la programmazione ufficiale della stagione per l’anno 2016 / 2017 alla mail comunicazione@teatroallevigne.com

 

 

 

Europa e Asia in Musica, dalle tradizioni di Giappone Corea e Cina

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Garden Blaze collabora nuovamente nella realizzazione della seconda edizione di Europa e Asia in Musica. Format concertistico ideato e prodotto da Asian Studies Group che ripropone il tema dell’Intercultura in chiave musicale e operistica. Il Concerto Internazionale con la partecipazione di cantanti da Italia e Asia si terrà presso Santa Chiara Nuova in Lodi, location di prestigio e di grande valore storico culturale, già inserita nel Touring Club Italiano.

Il Concerto rientra nella rassegna dal titolo Intercultura e Internazionalismo, Energia e Risorse della Società Contemporanea sostenuto da Regione Lombardia e da Provincia di Lodi all’interno di un bando partecipato da Asian Studies Group per l’assegnazione di contributo a sostegno delle Associazioni di Promozione Sociale.

Asian Studies Group oltre a valorizzare l’evento all’interno dell’incubatore culturale ASIAC3, arte al cubo: cultural, creative and cool – sostiene con questo progetto la valorizzazione della Carta dei Valori alla Creatività Giovanile – progetto di rete nato con l’adesione di EXPO2015 che avvicina imprese, talenti e istituzioni in una valorizzazione sinergica che riporti i giovani, l’internazionalità e la creatività al centro della sfida colta dell’industria dell’Arte. Il concerto con i cantanti selezionati come target giovane di partecipazione sarà pertanto inserito nel filone Musica & Spettacolo di switch on your creativity third edition – talent contest creativo ideato e prodotto da Asian Studies Group.

Europa e Asia in Musica con patrocinio del Comune di Lodi – Assessorato alla Cultura, è un’occasione rara per assistere a un dialogo in musica tra Oriente ed Occidente e viene proposto in occasione della Notte Bianca di Santa Lucia a Lodi il 12 dicembre. Asian Studies Group omaggia tutta la comunità con l’ingresso gratuito alle ore 20.45

Garden Blaze in collaborazione con Asian Studies Group e C.U.P.I Centro per l’Unione delle Prospettive Internazionali ha fortemente sostenuto l’esecuzione di un repertorio musicale internazionale che prevede

Repertorio giapponese:

Il Paese (Furusato), T. Okano
La canzone della spiaggia (Hamabe no uta), T. Narita

Repertorio coreano:

Nostalgia del Monte Kumgang (Griun Geumgangsan), Y-S. Choi Barcarola Coreana (Betnore), Yong-won Sung / Jo Du Nam

Repertorio cinese:

Quello sono io, Musica da Gu jianfen (古建芬) verso da Xiao Guang (晓光) Nostalgia, musica da Huang yongxi(黄永熙) verso da Mao yu (毛羽)

Repertorio operistico:

Un bel dì vedremo (da Madama Butterfly), G. Puccini
Il segreto per esser felici (da Lucrezia Borgia), G. Donizetti E lucevan le stelle (da Tosca), G. Puccini
E’ sogno o realtà (da Falstaff), G. Verdi

Barcarola (duetto da I Racconti di Hoffman), Offenbach E’ lui adesso…. Dio che nell’alma (da Don Carlo), G. Verdi

INTERPRETI

MAI INABA

Soprano giapponese, si è laureata all’università di musica Musashino in Giappone. Ha vinto un premio speciale “Puccini” del concorso “Giuseppe Di Stefano “. Ha ottenuto una borsa di studio del governo italiano e una del Rotary Club. Ha debuttato tanti ruoli in Giappone e in Italia. Si è esibita anche come attrice protagonista al performance theatre del padiglione giappone di EXPO MILANO 2015

VALENTINA VOLPE

Mezzosoprano, laureata in Relazioni Internazionali e Diplomazia e diplomata presso l’Accademia Teatro alla Scala in autoimprenditorialità e Management dello Spettacolo, ha da sempre coltivato la passione per il canto lirico, studiando prima da privatista e poi in Conservatorio a Padova. Si specializza sotto la guida del tenore Beniamino Prior, ed ora sotto la guida del mezzosoprano Chiara Chialli. Finalista al concorso internazionale della Scuola dell’Opera Italiana del Teatro Comunale di Bologna, ha partecipato alla messa in scena di opere come l’Elisir d’Amore, La Cenerentola, Rigoletto, Barbiere di Siviglia.

YOUNG-GUK LEE

Nasce nel 1983 a Deagu, in Corea del Sud. Dopo la laurea ottenuta presso la Chong-Shin University di Seoul, nel 2013 si trasferisce in Italia per studiare presso il Conservatorio di Musica “G. Verdi” di Como e la Civica Scuola di Musica “A. Pozzi” di Corsico. È stato finalista al Concorso Internazionale di Canto Lirico “Città di Iseo” e ha ottenuto il premio speciale della giuria al Concorso Lirico “Premio Boni”.

TIAN HAO

Nel giugno del 2010 il giugno Si è avvicinato alla musica da giovanissimo, ha iniziato a studiare canto lirico nel giugno 2010 diplomandosi a pieni voti presso il Conservatorio “XingHai” di Guangzhou in Cina sotto la guida del maestro Yang Yan. Da settembre 2014 studia presso il conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano sotto la guida di Adelina Scarabelli. Ha partecipato a numerosi concorsi e concerti in Cina e in Italia. Nel settembre 2008 ha vinto il terzo premio del concorso nazionale “Bellini” in Cina e ha vinto il secondo premio del 2° concorso “Opera Canto” dei conservatori stabili. Nel 2010 ha partecipato e vinto il concorso di canto lirico della Televisione Cinese Centrale, uno dei concorsi più importante in Cina.

ALBERTO RAVAGNIN

Giovane pianista diplomatosi brillantemente in pianoforte presso il Conservatorio di Udine e specializzatosi nel corso degli anni in liederistica, musica da camera e musica lirica. Al suo attivo vanta diverse collaborazioni con varie Ensemble cameristiche del Friuli Venezia Giulia e del Trentino. Ha frequentato presso la Scuola di Musica “P. Edo” di Pordenone i corsi di musica da camera sulle sonate per violino e pianoforte di L. v. Beethoven e F. B. Mendelssohn tenuti dal M° Turrin in collaborazione con il violinista Emanuele Baldini. Insegna presso diversi istituti musicali della provincia di Pordenone.

 

Concerto Lirico di Santa Lucia

De Rerum Mirabilia – estetica giapponese e ricerca metafisica

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Un tema affascinante quello che accompagna la ricerca estetica con tensione gnoseologica di matrice interculturale del percorso creativo del Collettivo C13, Associazione di Ceramisti veneti coinvolti in un confronto stimolante e sinergico con un gruppo di ceramisti giapponesi in una consolidata performance espositiva che li ha visti protagonisti in diverse occasioni in Italia e Giappone.

Il titolo De Rerum Mirabilia allude all’opera di Lucrezio anche se questa serie di opere celebrano un universo vegetale irreale attraverso quella sensibilità giapponese che incorona la Natura  come protagonista indiscussa dell’estetica e che vede racchiusa in essa una sacralità.

Il nostro studio da sempre coinvolto in progetti che consolidano connubio di matrici analitico -creative diversificate atte a consolidare un dialogo interculturale e di sperimentazione accattivante, ha selezionato il contenuto e ha deciso di presentare il concept in anteprima in Italia, supportato nella produzione dal fondo per l’Arte e la Creatività messo a disposizione dal 2014 da Asian Studies Group (Cultura al Cubo: creative, cultural, cool) e grazie alla partnership con Fondazione Luciana Matalon sponsor della serata, De Rerum Mirabilia diviene prima espositiva a Milano con la diretta partecipazione e presenza al vernissage di nove ceramisti giapponesi.

Il progetto riceve inoltre l’approvazione da Asian Studies Group per essere inserito all’interno della terza edizione del contest creativo internazionale denominato Switch on Your Creativity che nella sua nuova veste introduce diversi filoni di produzione artistica in concorso per l’assegnazione del premio al dialogo internazionale tra culture 2015 / 2016.

Le opere in concorso per la sezione Contemporary Art sono quelle dei giovani Yumiko Murata di Tokyo, Matteo Bagolin e Yuria Nishi.

Aderendo al concorso internazionale Switch on Your Creativity terza edizione, il progetto realizza concretamente e ripropone le finalità della “The Charter of Values for Youth Creativity” presentata con Milano EXPO 2015 presso Punto Enel Milano nell’ultima cerimonia di premiazione del contest internazionale. L’obiettivo della Carta dei Valori è esplorare le potenzialità della creatività giovanile nella società contemporanea e, nello specifico, promuovere la città di Milano come capitale europea della creatività e polo di scambio tra Europa e Asia.

Il vernissage è previsto per il 15 settembre dalle ore 18.00 presso la Fondazione Luciana Matalon in Foro Buonaparte 67, Milano (MM1 Cairoli) e la mostra sarà aperta al pubblico fino al 26 di settembre dal martedì al sabato dalle ore 10 alle ore 19 orario continuato.

Le opere che oltre a rappresentare un unicum espositivo in prima assoluta in Italia e inserite in un contest internazionale sulla creatività giovanile fra Europa e Asia sono messe in vendita dall’Associazione Asian Studies Group e i proventi sono destinati a sostenere l’attività del fondo di produzione artistica e ad alimentare le borse di studio previste nel concorso Switch on Your Creativity – premio al dialogo internazionale tra culture.

Ecco i creativi conosciuti e presentati da Garden Blaze

Collettivo c13:

Stefano Giglio, Elena Lombardi, Matteo Bagolin.

Artisti giapponesi

Rie Miyatake, Hiroko Hatabu, Kazue Yamamoto, Hitomi Iwasaki, Hiroko Nkano, Sanae Nakata, Yoshiko Oshima, Yumiko Murata, Yuria Nishi.

MORRIS: WALLPAPER, 1875. William Morris 'Acanthus' wallpaper, 1875.

MORRIS: WALLPAPER, 1875.
William Morris ‘Acanthus’ wallpaper, 1875.

Jazz in Duo – Exploring Creativity in Milano EXPO 2015

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In occasione della cerimonia di premiazione del concorso internazionale Switch on Your Creativity 2015 prodotto da Asian Studies Group © in collaborazione con Punto Enel Milano e sotto il Patrocinio di Milano EXPO 2015, Garden Blaze Talents Management Studio propone una performance jazz live dal titolo Bass Vibrations Duo: Exploring Creativity in Milano EXPO 2015.

L’esecuzione avrà luogo durante il light dinner offerto da Asian Studies Group al termine del  The Gala Night del contest Switch on Your Creativity 2015, inserito nel programma ufficiale di Expo in Città il 25 giugno dalle ore 18.30 (inizio cerimonia di premiazione) presso Punto Enel Milano in via Broletto 44. (MM1 Cordusio) a due passi dal prestigioso distretto artistico e movida di Brera.

LOCANDINA 25 GIUGNO

Ad esibirsi Gabriele Boggio Ferraris e Giacomo Tagliavia due talenti introdotti dal nostro studio già in performance precedenti sempre caratterizzate da una forte accezione di ricerca artistica e di confronto interculturale sul tema della musica d’autore quale mezzo di comunicazione e dialogo.

 

GABRIELE BOGGIO FERRARIS – GIACOMO TAGLIAVIA
                                             BASS VIBRATIONS DUO

il progetto, nato da una pluriennale collaborazione tra due dei più attivi musicisti della nuova leva del Jazz itailano, propone l’originale ed interessante connubio tra due strumenti tipici della musica Jazz: il Vibrafono ed il Contrabbasso. 
Frequenze apparentemente lontane si incontrano in un continuo dialogo improntato sulla magia degli standard jazz, in quest’occasione rivisti sotto una nuova luce grazie alla sensibilità dei due musicisti.

Il coinvolgimento dei due giovani e talentuosi jazzisti rientra nel filone di produzione creativa sostenuta da Asian Studies Group all’interno della Carta dei Valori alla Creatività Giovanile che è presentata ufficialmente durante la serata di gala alle Istituzioni che patrocinano Switch on Your Creativity fra cui Comune di Milano, Regione Lombardia, Milano EXPO 2015.

Garden Blaze sostiene la Carta dei Valori alla Creatività Giovanile attraverso Ideas for Cultural Incubator, hub diversificato di interventi creativi con caratterizzazione internazionale e corrispondenti per ottica performante ai valori cardine della Carta.

 

 

11 AC in campo talenti da Korea

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Prosegue la collaborazione Garden Blaze e Orange Bridge, il primo movimento di ricerca artistica ed espressiva nato fra gli studenti coreani dell’Accademia di Brera e poi consolidato da collaborazioni più intense come quelle provenienti direttamente dal coinvolgimento con artisti senior residenti in Corea.

11 AC è il nome del progetto presentato da Asian Studies Group all’interno della collettiva internazionale denominata Wonderwalls che ha avuto luogo in Fabbrica del Vapore a Milano dal 9 al 19 di luglio scorso.

Il tema espressivo è rafforzato dalla visione agonistica con cui il nostro studio ha orientato gli artisti nel mettere in campo una sorta di sfida comunicativa rimarcando il tema del Mondiali di calcio che hanno fatto da cornice agli eventi culturali promossi presso lo spazio multidisciplinare di Fabbrica del Vapore.

Riproponendo questo tema, per creare un legame tra Italia e Corea, sono stati scelti per la mostra 5 artisti coreani che operano in Italia e studiano all’Accademia di Brera (SUNG-AN JANG (PITTURA), JAE-HWA KANG (ILLUSTRAZIONE), JI-YOUNG JANG (PITTURA), DONG-HWAN MOON (PITTURA), EUN-HYUN SONG (VIDEO)), e 6 artisti coreani che al contrario lavorano e creano le loro opere proprio in Corea(JI-HYUN PARK (PITTURA), ROK-WON KIM (FOTOGRAFIA), SU-CHAN HWANG (FOTOGRAFIA), HYUN-SUK KIM (PITTURA), YOON-YOUNG JANG (PITTURA), MIN-JI KIM (DESIGNER).

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La mostra ha ottenuto il patrocinio del Consolato Generale della Repubblica di Corea che supporta attivamente e sostiene l’attività di promozione culturale valorizzata da Asian Studies Group sulle sue sedi in Italia.

A seguito del successo di presenze e del dibattito intercorso in Corea fra le comunità di artisti e creativi su quanto presentato da Orange Bridge in Italia (ricordiamo a questo proposito anche la performance live “Shocked Korea” sulla tragedia del traghetto Sewol coordinata in collaborazione con il nostro studio) il coordinatore di Orange Bridge, Jang Sung An sta preparando una mostra importante per il prossimo autunno che coinvolgerà quasi venti special guests da Korea per presentare la prima grande collettiva contemporanea d’emergenti mai tenutasi in Italia.

Garden Blaze sta lavorando attentamente nella selezione di spazi e di partners per questo evento che verrà a convogliarsi in Asia C3 – incubatore culturale prodotto da Asian Studies Group Italia che pone a sostegno di artisti la produzione e post produzione di alcune attività.

Asia C3 troverà spazio in una serie di serate a tema fra diverse città in Italia, il punto di partenza e di ricongiungimento finale di ogni attività di produzione rimane comunque Milano che in vista dell’evento espositivo internazionale Milano EXPO 2015 è destinata a rappresentare per la nostra programmazione un polo di primissimo rilievo per il coordinamento di un’agenda denominata “Fuori EXPO” di attività e progetti culturali.

Per maggiori informazioni potete contattarci a t-manager@gardenblaze.com

A seguire il video inerente alla mostra 11 AC

Arte, Lirica e Jazz il focusing d’autore in Italia per Asia C al cubo

Artists, News from Garden Blaze

Ormai da alcuni anni, Asian Studies Group è  divenuta Associazione specializzata sull’Asia orientale per la promozione linguistica e interculturale in Cina e Giappone, per poi aprirsi alla Corea negli ultimi anni. Con l’obiettivo di promuovere e sostenere la cultura internazionale collocandola in uno scenario urbano, ASG nel corso degli anni, ha promosso e diretto diverse manifestazione a sfondo sociale e promozionale.

Seguendo questo filone e questo obiettivo, in concomitanza con i mondiali di giugno, ASG ha inaugurato la piattaforma eventi “Asia-C al cubo” attraverso cui ha raccolto e presentato diverse esperienze in campo culturale fortificando il legame con l’Asia.

Attraverso tale piattaforma, ASG è stata in grado di attrarre giovani provenienti da tutta la Lombardia assicurando loro performance di altissimo livello che coprissero diversi gusti, dalla musica classica, al jazz, alla pittura. Con la reinterpretazione e la presentazione della cultura orientale, attraverso le performance degli artisti proposti da ASG, è stato possibile creare un momento di divertimento, riflessione e soprattutto confronto unico tra due culture così diverse come quella europea e quella asiatica.

Durante gli eventi di R-estate in fabbrica, presso Fabbrica del Vapore, le tre serate proposte, con la collaborazione di Garden Blaze talents management studio, hanno coinvolto pittori e performers, cantanti lirici giapponesi, coreani e italiani, un gruppo di jazzisti.

Durante la prima serata, tenutasi il 17 giugno, è stato riproposto il tema della tragedia del traghetto Sewol, attraverso la compresenza di artisti italiani e coreani del movimento Orange Bridge che hanno realizzato singolarmente parti di un’opera che è stata poi assemblata insieme in forte collegamento con la tragedia italiana della Concordia. Il coinvolgimento di Gabriele Boggio Ferraris in performance live di accompagnamento jazz ha reso il tutto ancora più suggestivo e coinvolgente

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Durante la seconda serata, il 25 giugno, cantanti lirici si sono confrontati in un un twinning concert di matrice occidentale e orientale, attraverso opere sentite e legate alla tradizione del paese d’origine.  Con Europa e Asia in Musica si è inaugurato il percorso di Urban Opera con cui Garden Blaze sostiene in joint con Asian Studies Group la dimensione internazionale di compartecipazione ma anche di accesso al mondo della lirica in chiave popolare: Mai Nishida, Young Guk Lee e Valentina Volpe hanno cantato con l’accompagnamento a pianoforte di Alberto Ravagnin.

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Nell’ultima serata infine, tenutasi il 26 giugno, il gruppo di jazzisti Wolfgang4et (Riccardo Lovatto, Jacopo Mazza, Alessandro Rossi, Giacomo Tagliavia) ha reinterpretato in modo del tutto nuovo e straordinario, lo shodo, la tipica arte della scrittura giapponese, dandogli una nuova vita e chiave di lettura.

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Data la bravura degli artisti promossi, e il carattere inusuale dell’evento, crediamo fortemente nella possibilità di presentare e sostenere tali eventi anche in altre città italiane, per poter creare un confronto costruttivo e coinvolgere i giovani nella cultura e nella tradizione asiatica.

Dai primi eventi svoltisi a Milano, e data la particolarità e l’attrattività dell’evento, abbiamo deciso di proporre attività culturali di vario genere  anche in altri città d’Italia, in cui abbiamo sedi: Roma, Torino, Padova, con l’obiettivo di promuovere e attrarre quanti più giovani possibili.