Arte, Lirica e Jazz il focusing d’autore in Italia per Asia C al cubo

Artists, News from Garden Blaze

Ormai da alcuni anni, Asian Studies Group è  divenuta Associazione specializzata sull’Asia orientale per la promozione linguistica e interculturale in Cina e Giappone, per poi aprirsi alla Corea negli ultimi anni. Con l’obiettivo di promuovere e sostenere la cultura internazionale collocandola in uno scenario urbano, ASG nel corso degli anni, ha promosso e diretto diverse manifestazione a sfondo sociale e promozionale.

Seguendo questo filone e questo obiettivo, in concomitanza con i mondiali di giugno, ASG ha inaugurato la piattaforma eventi “Asia-C al cubo” attraverso cui ha raccolto e presentato diverse esperienze in campo culturale fortificando il legame con l’Asia.

Attraverso tale piattaforma, ASG è stata in grado di attrarre giovani provenienti da tutta la Lombardia assicurando loro performance di altissimo livello che coprissero diversi gusti, dalla musica classica, al jazz, alla pittura. Con la reinterpretazione e la presentazione della cultura orientale, attraverso le performance degli artisti proposti da ASG, è stato possibile creare un momento di divertimento, riflessione e soprattutto confronto unico tra due culture così diverse come quella europea e quella asiatica.

Durante gli eventi di R-estate in fabbrica, presso Fabbrica del Vapore, le tre serate proposte, con la collaborazione di Garden Blaze talents management studio, hanno coinvolto pittori e performers, cantanti lirici giapponesi, coreani e italiani, un gruppo di jazzisti.

Durante la prima serata, tenutasi il 17 giugno, è stato riproposto il tema della tragedia del traghetto Sewol, attraverso la compresenza di artisti italiani e coreani del movimento Orange Bridge che hanno realizzato singolarmente parti di un’opera che è stata poi assemblata insieme in forte collegamento con la tragedia italiana della Concordia. Il coinvolgimento di Gabriele Boggio Ferraris in performance live di accompagnamento jazz ha reso il tutto ancora più suggestivo e coinvolgente

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Durante la seconda serata, il 25 giugno, cantanti lirici si sono confrontati in un un twinning concert di matrice occidentale e orientale, attraverso opere sentite e legate alla tradizione del paese d’origine.  Con Europa e Asia in Musica si è inaugurato il percorso di Urban Opera con cui Garden Blaze sostiene in joint con Asian Studies Group la dimensione internazionale di compartecipazione ma anche di accesso al mondo della lirica in chiave popolare: Mai Nishida, Young Guk Lee e Valentina Volpe hanno cantato con l’accompagnamento a pianoforte di Alberto Ravagnin.

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Nell’ultima serata infine, tenutasi il 26 giugno, il gruppo di jazzisti Wolfgang4et (Riccardo Lovatto, Jacopo Mazza, Alessandro Rossi, Giacomo Tagliavia) ha reinterpretato in modo del tutto nuovo e straordinario, lo shodo, la tipica arte della scrittura giapponese, dandogli una nuova vita e chiave di lettura.

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Data la bravura degli artisti promossi, e il carattere inusuale dell’evento, crediamo fortemente nella possibilità di presentare e sostenere tali eventi anche in altre città italiane, per poter creare un confronto costruttivo e coinvolgere i giovani nella cultura e nella tradizione asiatica.

Dai primi eventi svoltisi a Milano, e data la particolarità e l’attrattività dell’evento, abbiamo deciso di proporre attività culturali di vario genere  anche in altri città d’Italia, in cui abbiamo sedi: Roma, Torino, Padova, con l’obiettivo di promuovere e attrarre quanti più giovani possibili.

 

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Musical Shodo – Wolfgang 4et da Giappone a Italia Jazz sperimentale di alto livello

Artists, Music, News from Garden Blaze

il 26 giugno presso Fabbrica del Vapore a Milano all’interno del programma Asia C3 prodotto da Asian Studies Group, il nostro studio ha il piacere di presentare Musical Shodo di Wolfgang 4et in esibizione alle ore 21.00

Giovane quartetto Jazz , quello composto da Riccardo Lovatto, Jacopo Mazza, Giacomo Tagliavia e Alessandro Rossi  fa della propria esperienza di studio e motivazione artistica  maturata in Giappone l’elemento distintivo di questa sperimentazione che porta elementi propri della scrittura giapponese (kanji) all’interno di un percorso di espressività musicale di grande impatto e ricerca.

In musical shodo, alcuni kanij (scrittura ideogrammatica) selezionati per contenuto semantico (Riccardo Lovatto ha studiato giapponese presso Asian Studies Group che accompagna e certifica a livello scientifico il contenuto musicale – estetico) sono riportati su pentagramma, regolando l’ordine di tratti dei caratteri secondo specifico posizionamento melodico.

Ecco allora che il significato trasmesso dal kanji e in giapponese fortemente rappresentato dalla carica grafica, in musica trova realizzazione in una voluta sonorità che riporta in note tratti e corposità dell’ideogramma stesso.

Un progetto unico nel suo genere che verrà sostenuto e consolidato nella pubblicazione di un album che raccoglierà la ricerca musicale della calligrafia giapponese, definita “shodo” per l’appunto.

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